— 314 — zaristi chiedendo la protezione del Papa e riconoscendolo per capo religioso. Due o tre comunità ben numerose, intiere cita-delle, che pensano di fare una richiesta collettiva diretta al papa e chiedendo il suo patronato. Dunque stando così le cose non è peccato lasciare questo paese negletto, abbandonato alle proprie forze senza verun altro salutare impulso? I Padri Lazaristi qui non son che tre, e di essi solo uno seriamente si occupa. — La prego, R. Padre, e la supplico di interessarsi più dappresso di questa questione; di attirare l’attenzione a persone che potrebbero essere a proposito. Ella mi dice, nell’ultima sua, che potrebbe propormi e raccomandarmi di essere corrispondente della Civiltà Cattolica. Io accetto ben volentieri e mi offro di dare delle relazioni di qui, sebbene alla semplice ed alla buona ma che i reddatori potrebbero nel dovuto modo redigerle e pubblicarle; così credo che potrò contribuire al bene che agogno ed interessare i buoni lettori e cultori. I nuovi libri albanesi che Ella mi domanda siccome qui sono rari, non potei con questo tatar acquistarli e spedirglieli. Però ad ogni modo saprò ottenerli e spedirglieli in seguito. La ringrazio pel piccolo calendario che è utilissimo e di somma comodità. II signor Craia Le offre i suoi ossequi. Egli pensa di passare queste vacanze scolastiche a Scutari. Le auguro le buone feste e mi creda Di Sua Paternità obbl.mo figlio Giov. Ciulli. P. S. — Oggi le spedisco sei libretti che Ella si compiacque da tempo mandarmi, della Libreria Salesiana ed il romanzo storico « Ubaldo ed Irenen » (sic) di A. Bresciani. La ringrazio infinitamente e Le sono riconoscente. Le noto che il 2° volumetto «Fior di letture ecc.» si trova da me perchè trovandosi in esso dei luoghi a me necessari, l’ho tenuto ancor per un po’ di tempo.