— 366 — Sapientibus et insipientibus debitor sum = son debitore verso i savi e gli ignoranti. Sara jet * = palazzi; si dice principalmente dei palazzi pubblici, o del Governo. Sekt = setta. Statu quo: frase divenuta proverbiale per l’Oriente turco-balcanico: le cose devono restare nello « — » = nelle condizioni in cui (sono). Sub Dio = sub dio; all’aria aperta. Shalè = sella. Sitami = fazzoletto. Sheh *: (shaykli): capo (in una città o regione) di un ordine o confraternita o di un convento. Sherbèt*: bevanda; ordinariam. limonata con ghiaccio; oppure: sciroppo. Shosh = vàglio. Stipella e Pejés = spelonca di Peja (Ipek). Tarikàt * = via, cammino, vita comune fondata sopra una serie di prescrizioni speciali. Tatàr * : i corrieri che portavan la posta. Teqe * (tekkiye*): convento di der-vìsh. Toto coelo — del tutto, interamente. Trap: sorta di cancello formato di due grossi tronchi scavati e uniti insieme. Trapagii = trapaxchi, sono i traghet-tieri del trap. Tyrbe * = tomba di mònaco musulmano; ogni sepolcro venerato di santo o eroe. Vali * = magistrato turco come prefetto o governatore di provincia; chi rapresenta il Sultano. Venerdì Santo = il venerdì che precede la Pasqua, e in cui si commemora la Crocifissione e morte di Cristo. Verus Israelita in quo dolus non est = vero israelita in cui non c’è inganno. Via Crucis: pratica di devozione per cui il cristiano segue in ispirito Gesù che va dal pretorio di Pilato fino alla tomba. Vir Dei: uomo di Dio. Vìribus unitis = a forze unite, concordi. Vnér, - i — bile; e si dice pure di malattia (febbri) che fanno gettar molta bile. Ysbàsh * = centurione. Zapti*: gendarme turco. Zar — tsar, imperatore. Zo quei bafi — giù quei baffi! (se li tagli). Zupan: governatore di una Zupa; anche magistrato di un villaggio; nel medio evo, era sotto il Vladar o Duca.