— 91 — Mgr. Nicola della famiglia Carpenia di Kroja succeduto a Mgr. Skura nel 1657 dopo la visita pastorale così scriveva a Propaganda : « A questo Arcivescovo sottostavano quattro Vescovati, ora soppressi, il Canoviense, l’Albanense, il Bendense, il Krojense, i cui confini sono così confusi che non si possono determinare. La residenza dell’Arcivescovo è Corbino, in luogo ameno, ma molto solitario. Le chiese parrocchiali hanno entrata meschina, consistente in campi, vigne e bestiame. Nella diocesi rimangono ancora in piedi tre piccoli conventi poverissimi, con pochi Francescani, i quali col quarto di Alessio formano quello che rimane dell’antica Provincia Albanese dei Minori Osservanti ». Sotto questo Arcivescovo si fece il tentativo di unire i Greci, ma andò fallito. Allora in tutta l’Arcliidiocesi v’erano circa 14 mila cattolici. Fu la diocesi che rimase relativamente più spopolata, poiché da essa soprattutto erano partite le colonie che si stabilirono altrove all’estero, e in essa era stato più grande il numero delle apostasie. In tutti i Balcani poi i rinnegati, i vinti che avevano accettato la credenza del vincitore erano naturalmente la feccia, uomini senza coscienza e senza principi, tra i quali sorsero quelli che finirono per diventare i capi della politica del terribile impero. Un più largo spiraglio sulle tristi condizioni deH’Archidiocesi in quel tristissimo secolo, ci apre il visitatore D. Stefano Gaspari col suo resoconto che qui riferiamo sommariamente, tanto più attendibile in quanto il Gaspari era un sacerdote albanese di quest archidiocesi. (Fedi pure App., ultimo Doc.). Statistica della Diocesi di Durazzo sec. la relazione dì D. Stefano Gaspari visitatore Apostolico nel 1672. Il Matja la divide da Alessio; lo Scumbini da Belgrado Piccolo (Beràt). La cattedrale dell'Arcivescovo di Durazzo era S. Veneranda nella terra di Curbino intra Montes, a 60 miglia da Durazzo. D. Mikèl Leshja che mi fornì parecchie indicazioni toponomastiche, ritiene che secondo la tradizione a Macukull. sede episcopale sarebbe stata la Kisha e Shen Kollit. Della tradizione su S. Biagio e Sebaste, pensa che ci si c infiltrata l’opinione dei sacerdoti. E la sua opinione è giusta. Cfr. App. Voi. II Doc. I.