ULTIMO CAPITOLO SOPRA LA tomba: VOCI DI RIMPIANTO O ECHI DI GLORIA 1. — Come ha parlato il Clero. — Quel che ne han detto i compagni di Apostolato. — Echi di fratelli o di sudditi. 2. — Come si espresse il cuore del popolo, intorno al suo P. Deda. 3. — Ritratto del P. Pasi rifatto sulle linee di questo libro. 1. — Come ne ha parlato il Clero e quel che ne han detto i compagni di Apostolato, i fratelli o i sudditi. Accennavo sopra a proposito delle onoranze funebri rese al P. Pasi, che per la lingua dell’Arcivescovo parlava tutto il popolo cattolico, commosso alla sua morte come alla morte di un padre. Con questo il popolo albanese ha dimostrato di riconoscere, quando ci sono, i suoi veri benefattori e di esser grato dei benefici ricevuti. E lo dimostra quel coro di voci che si levarono commosse all’annuncio della sua morte e vennero a piangere il defunto nella funebre gloria dell’ultima ora; lo dimostra l’eco perenne che è risuonata a traverso tutte le montagne in lode del grande scomparso, esprimendosi nella forma scultoria e nella egregia immagine poetica che sgorga senza premeditazioni da cuori che hanno vibrato da indistruttibili fremiti di commozione davanti agli esempi e alla parola del loro Pater Deda. Questo che è l’ultimo capitolo di un libro che ha cercato con la massima fedeltà di ritrarre la realtà viva di una vita cosi potentemente e così drammateamente vissuta, deve essere principalmente il capitolo della riconoscenza e dell’amore degli Albanesi verso il loro missionario, verso il loro padre e benefattore, verso il grande pioniere cattolico e italiano che cercò ricongiungere e mantener salda e viva l’alleanza catti) Noto che il moribondo aveva ricevuta la visita pietosa e riconoscente delle Montagne, nella persona di Dede Coku.