— 124 — e se il successo non fu quale si desiderava, il frutto fu certo grande specialmente quanto all’istruzione diffusa dappertutto e all’orrore che si è messo per gli abusi principali che qui regnano sicché quantunque siano rimasti parecchi sangui da pacificare e parecchi concubinati da togliere pure si prevede un avvenire molto migliore per questa Parrocchia ». Forse il Padre pensava che avrebbe potuto visitare di nuovo dopo non molto tempo quelle parrocchie. E se non le potè visitare egli stesso lo fece fare dai suoi, che erano il P. Sereggi e il P. Gàspare Zadrima i quali nella quaresima del 1897 durante i terribili imbrogli di Scutari per la famosa Croce di Rrjolli, avevan dato una prima missione nella parrocchia di Béshkashi con grande successo, e poi avevano visitato Kethella, Bazja e Lurja confermando, dove erano già stati i missionari un anno e mezzo prima circa, il bene della missione precedente, e raccogliendo nuovi manipoli dove entrarono per la prima volta. Solo la missione di Bazja ebbe a lottare con fortissimi impedimenti e fu disturbata da una vera guerra che si mosse col concorso di alcuni del paese e di Perlàtaj a un musulmano di Ka-riza, chiuso con altre 6 persone nella sua Kulla: costumi medioevali. Però tutto sommato la missione dei due missionari si poteva dire riuscita con soddisfazione. Selita non s’era toccata. Ma l’Arcivescovo non era soddisfatto. Ebbe l’autunno seguente di nuovo i missionari per le parrocchie del piano, dove dissiparono la spaventosa ignoranza e indifferenza religiosa che vi trovarono e pacificarono tutti i sangui. Quelle missioni furono un vero trionfo e formano la gloria dei PP. Sereggi, Bonetti, e anche di Fr. Antonuvic che seppe sempre attrarre e entusiasmare i ragazzi. Tutto ciò non bastava per l’animo di quel pastore che sapeva per esperienza in quali tristissime condizioni versassero dal punto di vista religioso soprattutto le parrocchie di montagna. Perciò nel numeroso carteggio che è rimasto di lui col P. Pasi lo vediamo sempre tornare alla carica e ridomandare le missioni. Il P. Pasi rispondeva alle istanze di Mgre il 19 settembre 1899 promettendo che sebbene fosse impegnato con Monsignor Neviani, Vescovo di Sappa, e con l’Abate della Mirdizia pure avrebbe procurato di mandar tre missionari in quello stesso autunno per le montagne, e domandava che