— 277 — I Padri e i Fratelli della Compagnia che l’hanno conosciuto, sono sfilati davanti al morto che non si è commosso nè alle lodi nè alle loro parole di rimprovero o di lamento: egli rimane nella pace imperturbabile della tomba e il suo spirito è nella luce. 2. — Come parla il popolo delle montagne e delle pianure: è un canto di gloria. Procedo nello stesso ordine come si metterebbero degli aforismi, senza classificazioni. Gjon Tusha il servo fedele del Collegio Pontificio, il vecchio portinaio che ha aperto la porta a tanti vivi e a tanti morti, a tanti Padri e a tanti chierici che sono usciti pieni di tanto bene, attesta che il Padre Pasi riuscì a mettere in salvo e assicurare la vita a molte ragazze perdute in mezzo ai musulmani. Ha preso degli orfani di sulla strada e li manteneva del suo; alcuni di essi ha messo sulla via del sacerdozio come i due fratelli Marco e Antonio Shiroka (Harapi) che tenne per 5-6 mesi presso Pjeter Jaku pagandone la pensione. II novantenne Simon Gjini, scutarino, diceva che un uomo di Dio come il P. Deda non ci può essere. I montanari venendo a Scutari domandavano di P. Deda, perchè egli li accoglieva da padre e regalava loro qualcosa e li trattava bene. Era di buon cuore e nel parlare dolce e cortese. Aveva sempre un certo sorriso che gli brillava sulle labbra. Nella Mirdizia c’è l’idea che un uomo migliore di lui non può venire in questo mondo. Sia benedetto P. Deda. Uno di Kalivari usava la frase espressiva al sommo che anche se le vacche stesse dovessero partorire uomini, uno come Padre Deda non potrebbe nascere; e D. Pietro Melgushi mi assicurava che era opinione universale. Uno di Kimza diceva che quando venne nel 1895 il P. Pasi in parrocchia furono perdonati tutti i sangui eccetto quello di un tal Per Keci di Mèsuli. Egli disse: voglio ammazzare il mio nemico; il sangue non lo regalo a Cristo. Il P. Deda fece di tutto per piegarlo e quando vide che non riusciva a nulla, disse al popolo: Sappiate che non raggiungerà 12 mesi. Dopo tre mesi andò per uccidere il suo nemico con due compagni, e s’incontrò proprio in lui. Se non che il suo debitore di sangue lo prevenne uccidendo lui con tutti e due i compagni. Per quell’affare avvennero poi circa 20 omicidi, e tutti i maschi della casa di