— 274 — Egli fu più unico che raro; si viaggiava un giorno intero, un giorno e mezzo; egli camminava più di me. Quando lo prese la sciatica diceva al catechista : fammi qui un massaggio; ma non si lamentava mai, mai, mai. Insomma non c’è il suo simile. Era veemente nel predicare, terribile; ma non fu mai iracondo, nervoso. Il popolo vedendo che mangiava e beveva e dormiva male diceva: ma costui è un santo, il santo della terra. È l’uomo venuto pel nostro bene. Alle volte però non ci volevano: non vogliamo i Gesuiti! Aveva sempre l’ufficio in mano quando non c’era lavoro. Ogni volta che c’era tempo raccoglieva i ragazzi; la sua passione erano i ragazzi; questi, diceva, faranno. Abbiamo lavata la faccia sulla neve : e poi ghiaccio, orrore, tortura. Fra i Sacerdoti c’era chi l’amava e chi lo temeva. Lo temevano quelli che lasciavano in disordine le celle o la chiesa. In qualche luogo si trovavano i segni delle galline sugli altari. Il P. Deda ha introdotta la pulizia dove non c’era. E poi il buon Pietro diventato kavàs del console italiano, mi diceva concludendo: se restassi con te 6 mesi non ti potrei dir tutto. La storia di quell’uomo è una meraviglia! Non lasciò mai nessuno senza dargli la giusta ricompensa, e anche quando domandavan troppo non faceva questioni, non s’irritava ». E ora che il silenzioso corteo dei suoi compagni di missione sono passati davanti alla muta e austera pietra della sua tomba, chi avvolto nel funereo velo della morte, con la faccia diafana e l’occhio immobile, chi trascinandosi sul bastone della vecchiaia, chi nel vigore maturo degli anni, lasciamo che venga ancora e passi la fila dei suoi fratelli o inferiori, deponendo ciascuno la sua piccola corona di fiori, ciascuno rievocando una parola o una scena della sua vita. Mgr. Tommaseo che l’ebbe compagno afferma che egli era l'uomo energico, di carattere operativo, di maschia virtù, senza chiacchiere; era l’uomo di sacrificio, della penitenza, portato in modo speciale ai servizi umili e bassi. Austero con sè, buono e amabile cogli altri. Fu una prova per lui essere provinciale; si vedeva che ci stava solo per ubbidienza. Di natura ardente si sapeva dominare. Fu una gran perdita la sua morte, esclama il P. Czerminski venuto dalla sua lontana Polonia; perdita dolorosa non avendo