nei sobborghi; di rendite ecclesiastiche non ce n’era più rimaste. In Bolagno superiore c’è una parrocchia e una chiesa di San Giovanni Battista, fatta di pietre, dove fa servizio un Sacerdote, con un campicello che gli è assegnato; nell’(a Bolagno) inferiore (c’è) la parrocchia di S. Elia, e un Sacerdote, e Jcun prodotto di campo; e (ce n’è pure) un’altra dello stesso titolo nel villaggio di Sparagna, e sostenuta dagli stessi aiuti. Vi sono anche altre parrocchie, e non poche di numero; un tempo ce ne furono molto più; fra queste una di S. Maria dei Redoni con un Convento Francescano, che i Turchi in mezzo a questi tumulti di guerra hanno saccheggiato; un altro se ne vede nel villaggio di Muselio; in Deralvio è quasi distrutta e deserta la chiesa di S. Biagio, dove dicono che il suo sacro corpo rimase a lungo nascosto; in Briscano (la chiesa) di S. Maurizio che sorge tutta di pietra, ma senza nessun segno di culto, illustre un tempo per la dignità di Abbazia; in Nuneminio la parrocchia di S. Ilarione del tutto in decadenza e in Derario la Chiesa della Madonna fatta di pietre, col pavimento a lastre lavorate di marmo, ma soprattutto celebre per gl’innumerabili miracoli operati dalla Vergine: ora è squallida; ma qui solevano villeggiare gli Arcivescovi di Durazzo. Questi luoghi che 50 anni fa erano nobilissimi per l’abbondanza di rendite ecclesiastiche, e pel numero dei Cattolici, ora son occupati unicamente da Turchi » (1). (1) Non è fucile identificare codesta toponomastica. Bolagno è Blàj; Mugolio è Muzhli (Capo Rodoni); si mostra una piccola cripta con supposte reliquie di S. Biagio sotto Biza a Dra? alla Kisha e Shna Vlashit (verso la Chiesa di S. Maria). La Chiesa di Capo Rodoni era prima dedicata a S. Maria; Briscano può esser Priska. Vi è una chiesa (ruine) di S. Elia alla Pylla e Shen I.liut (regione dcll'Ishmi), e un’altra a Kullas, vicino a Moll-kùq. Per l’ubificazione della Diocesi Stefanense, si tenga presente che a Lcster di Kurbino c’è una chiesa di S. Stefano, e un’altra nel Matja, e eh'; secondo l’attestazione di un degnissimo sacerdote, D. Pietro Dema, Shen Li nel Matja, verso Macuktill, era sede vescovile come ho accennato sopra. La Diocesi Bendense doveva essere nella regione di Benda, e la Chunaviensis nella Qermenika. Si ricordi che Mamli (Mameli) sotto il passo del Krrabe fu sede vescovile. Ma che codeste sedi fossero vere sedi, o rifugi temporanei, è un'altra questione. È più probabile la seconda ipotesi. A proposito di S. Biagio, c’è la tradizione in Albania che questo Santo sia vissuto a (Vescovo di) Sebaste presso Laji di Kurbini. Si indica il monte Argjè (mali i Argjéut). Sarebbe quindi Sebaste di Arb'èni. Si mostra ancora la spelonca dove si nascose il Santo e fu preso e martirizzato dai Gindei. C’è pure il luogo sopra Mamurras detto Vjet e bardite, dove sarebbero stati tuffati i 40 martiri di Sebaste. Il popolo dice Katraqind, quattrocento. Cfr. P. Gie^ov O. F. M. in /ani i Shna Ndout, pag. 1921-22. — Leka Vj. V. Nr. VI-VII.