— 383 — Dardha. A Mzi trovò il bravo e ottimo catechista Doda che non avendo potuto trattenere il padre creduto morto lasciò tutto e 10 volle accompagnare finché ritornasse al suo villaggio. A Dardha nè si fece annunziare col solito tiro di schioppo, nè volle celebrare finché i capi non s’indussero a bruciar la casa e cacciare dal paese un tale che a dispetto delle leggi aveva data una figlia in moglie a un musulmano. Ciò fu eseguito e riuscì pure a impedire che un’altra ragazza promessa fosse consegnata a un infedele. Dal villaggio di Dardha siccome lo permetteva la stagione e il Drino era scarso di acque, stabilì di recarsi a Ra-dogòsh, villaggio appartenente all’Archidiocesi di Scopia, se non che per essere a 7 ore di strada da Gjakova, vi faceva servizio-il sacerdote che visitava Dardha dalla quale è separata unicamente dal Drino. Ma se già Dardha era troppo trascurata per mancanza di clero, immaginarsi Radogòsh, e questo fu il motivo della quasi totale apostasia. Il Padre si fece accompagnare da parecchie persone, non essendo prudenza avventurarsi in mezzo a popolazioni fanatiche che si sentivano indirettamente minacciate dall’energica e metodica attività del missionario. Passò il Drino a cavallo, ma pel guado cattivo e la bestia cattiva, fu in pericolo d’esser travolto dalla corrente. Poi in un’ora circa raggiunse la casa del vecchio glorioso Tallir Mala, che mostrava fieramente le cicatrici e l’occhio strappato nei combattimenti sostenuti contro il fanatismo degli apostati e che abbiamo già imparato a conoscere. L’arrivo del missionario riuscì tanto più gradito quanto fu più improvviso. Sebbene poveri apprestarono una lauta cena, ammazzando due galline e preparando certe altre vivande tradizionali che ci misero due ore a farle. La mattina seguente fu una vera festa, e non ci mancò il lato lepido, quando un tale che aveva mangiato delle noci dopo essersi confessato, si presentò anche lui a ricevere la Comunione.. 11 Padre che l’aveva già avvertilo non esser ciò lecito, lo passò' e non gliela diede. « Dunque, — si lagnò il poveretto — non vuoi proprio dare anche a me la S. Comunione? ». — « Non mi è permesso, osservò il Padre, perchè hai rotto il digiuno ». Allora gli altri soggiunsero: Va là; accontentatelo per questa volta e pel futuro starà più attento »».