— 323 — 13 sab. — Viene da Apripa a Gurit un uomo a domandar consiglio sopra un fatto ohe aveva spaventato tutto il paese. Due oggetti rotondi, uno rosso e l’altro nero, venuti per aria, senza testa, senza ali e senza gambe, legati insieme da una corda, eran discesi in mezzo a quelle montagne e avean messo sottosopra tutta la popolazione. La folla che vi era accorsa con gli schioppi, non osava avvicinarsi, non osava toccare, stupiti che uno di quei cosi si movesse parendo vivo e l’altro invece fosse immobile. Decisero di mandare un’ambasciata al P. Deda perchè si prendesse la briga di far più di quattro ore di strada per recarsi sul posto e consigliarli sul da fare allontanando ogni cattivo augurio. Egli pensò naturalmente che erano due palloncini, e disse loro che li prendessero pure senza paura e li portassero a lui che avrebbe spiegato ogni cosa. Risposero che difficilmente qualcuno si sarebbe indotto a toccarli e partirono. Per quel giorno non si videro ricomparire. 16 mart. — Festa della Mad. del Carmine. — Ier sera andai da Mark Ukscini dove si cavavano le sorti pel turno della vada o irrigazione, coll’intenzione di ottenere un po’ di aiuto per la cella, ma non ottenni che alcune promesse che poi finirono in nulla. Le sorti della vada le cavarono con ramoscelli di albero; ciascuno ne prese uno, poi si unirono, si mescolarono, e si disposero per terra uno presso all’altro, e colui che aveva ii primo ramoscello dovea cominciare ad inaifiare il giorno dopo; chi avea il secondo due giorni dopo e così di seguito. Se a quai-cheduno era incomodo il giorno che gli era toccato, procurava di aggiustarsi amichevolmente con qualche altro cambiandosi ’> giorni a vicenda. Oggi pure ho veduto come fanno a macinare il grano in famiglia, per non andare a macinare lontano, non avendo il mulino vicino per mancanza di acqua. Si prende una pietra di forma rotonda con un buco in mezzo, nel quale si mette un pugno di grano. Per mezzo d’una stanghetta o legno si fa girare la prima pietra (sulla seconda) e si stritolano i grani. Questa sera ci fu un’altra adunanza per un’altra vada. Procurai di trovarmivi; parlai sulla cella: il muro domani si finisce; tronchiamo i lavori e mandiamo altrove i lavoranti, o copriamo? E se si vuol coprire chi mi aiuta a portare i travi e le assi? Si combinò che domani si sarebbero portati i travi, per le assi si pagasse, e in autunno ciascuna famiglia avrebbe dato due ohe di kalamoc.