— 182 — Cito un’altra lettera di questo piissimo figlio di S. Francesco, sebbene sia del 30 aprile del 1898, perchè è piena di entusiasmo per l’opera missionaria del P. Pasi, e insieme spira tutta la semplicità francescana di quella beH'anima. M. R. Padre e Amico Dolcissimo: « Ho ricevuto la di Lei carissima lettera nella quale mi felicitava le SS. Feste Pasquali, e mi dava un pegno non dubbio che anche lontano colla persona pure qualche volta si ricorda di me. Grazie, carissimo padre, grazie e viva sicuro ch’io pure l’amo molto, e ammiro le belle opere del suo cuore, e i suoi disegni per la salvezza dell’anime, e faccio voti perchè il buon Dio voglia benedire le sue fatiche, i suoi stenti, i suoi patimenti e le sue sante intenzioni. Sia tutto, buon padre, A. M. D. G. e procuriamo di tenere la mira alta nelle nostre operazioni, per averne poi dal Signore centuplicata mercede. Se mai, p. Camillo da Levico domandasse una supplenza per alcuni giorni, prego d’accontentarlo, ch’io sono non solo contento, ma arcicontento che i PP. Gesuiti lavorino nella mia Diocesi, dando a tutti per tal fine carta bianca d’andare, e venire, celebrare, predicare, confessare, istruire, e salvare anime. Ho molto piacere di poter abboccarmi con Lei, per decidere il da farsi per impedire le Apostasie dalla Fede, e se potesse venire a trovarmi per S. Nicola 9 maggio mi farebbe un grandissimo piacere. Di nuovo non v’è altro (se non) che a Thethi ho messo un parroco stabile, ed ora si sta fabbricando la chiesa e casa, come pure a Summa ho fabbricato l’Ospizio ed alzata la Chiesa, ma è priva di parroco perchè non so dove prenderlo. Se mai pei calori estivi potesse servire ai RR. PP. Gesuiti, sapia che la metto a loro disposizione ». In una lettera del 20 luglio 1896 al P. Giac. Bonetti, Io stesso Mgr. scriveva: « Se qualche Religioso avesse bisogno di respirare l’aria di questi monti si arricordi che la porta di mia casa è sempre aperta pei ottimi nostri Confratelli della Compagnia ». Da una lettera del M. R. P. Fr. Pietro da Senigallia, Pref. Apost.. di Pulati, in data Sciosci li 26 aprile 1893, si rileva che anche le fiere popolazioni del Dukagjini desideravano ardente-