— 179 — procurato ancora che dai Padri della sua benemerita Compagnia si dessero nelle buone stagioni le sante missioni in diversi punti, ed ho veduto che grande n’è stato il frutto. Perciò avrebbe a cuore che le missioni così dette volanti si ripetessero il più spesso possibile, nella ferma persuasione che in tal modo si riuscirà ad illuminare quei poveri disgraziati, che essendo obbligati di vivere sparsi nella campagna e nei monti, sono stati finora pressoché abbandonati, stante ancora la mancanza del Clero, per cui Ini qualche Diocesi, come quella di Sappa, le parrocchie delle montagne, che sono le più popolate e le più bisognose di spirituale assistenza, restano da anni scoperte. Per agevolare l'esecuzione di questo progetto sembra vantaggiosa una casa di Religiosi, che se ne occupino, nel centro dell’Albania; e gradirò molto di sapere se V. P. vi conviene e come pensi che il progetto possa attuarsi. I Religiosi ivi residenti non avendo altro compito che l’istruzione religiosa di quella povera gente, potranno d’intesa coi Vescovi recarsi periodicamente nella buona stagione, nei diversi punti dov’è più facile di radunarla. In attesa pertanto d’analogo riscontro, prego il Signore che La conservi e La prosperi. — Di V. P. aff.nio Giovanni Card. Simeoni, Prefetto ». Non mi risulta quale sia stata la risposta che allora diede il M. R. P. Generale all’invito del Cardinal Prefetto a decidere in proposito della Missione, ma non pare si sieno attraversate delle difficoltà speciali alla decisione definitiva e allo stabilimento dell’opera. L’idea in sé era santa; il provinciale della Veneta aveva promesso che avrebbe pensato a determinare quali dovessero essere i Missionari: i mezzi non potevano mancare per quegl’inizi, dal momento che una rivista e un grande giornale cattolico avevano commosso l’opinione pubblica in favore di un’opera che era in perfetto accordo con le tradizioni missionarie della Chiesa e, in particolare, anche della Compagnia, e però il Padre Generale con lettera scritta al Provinciale della Veneta, che era allora il M. R. P. G. M. Vioni, comunicava la tua volontà che il P. Pasi fosse esonerato della carica di Rettore del Collegio Pontificio Albanese per diventare Superiore della Missione Volante che si decretava fosse stabilita a ogni modo. « Avendo il P. Pasi — dice la lettera del Generale — domandato istantemente di essere rimosso dal suo ufficio, e desideran-