CAPITOLO III. Vigilie d’armi. Sommario. — Il P. Pasi a Scutari d’Albania; prefetto e maestro (anni 1880-1882), e Vicerettore (anni 1882-1884) nel Collegio S. Francesco Saverio; Rettore (1884-1888) del Seminario e del Collegio. Al tempo a cui ci ha portati la storia della vita del P. Pasi, chi dall’Italia del Nord voleva venire in Albania, si recava a Trieste e di là con un vapore del Lloyd austriaco, attraversando i porti della Dalmazia piena di memorie e di splendori, veniva in una settimana a toccare la costa del paese di Giorgio Skan-•derbeg. Volendo raggiungere Scutari discendeva a Dulcigno o a Val di Noce, o, più raramente, ad Antivari o a S. Giovanni di Medua, e a cavallo attraversava la regione tutta poggi e colline formata dalle propaggini della gigantesca e bellissima Ru-mija (Mrkojevic) del Mali i Krajes (Anamalit) e del famoso Tarabòsh. Passando si vedono i maestosi serpeggiamenti della Bojana, e si salutano le rovine abbrunate dall’ombra dei se-■coli, di Shas episcopale, e di Shirqi benedettina. Lo spettacolo si rende tanto più affascinante quanto più ci si avvicina alla poderosa e superba fortezza alla quale probabilmente su costruzioni preistoriche, ha lavorato la mano di Roma, di Costantinopoli e di Venezia, e fors’anco dei re slavi. L’occhio avvezzo -alle costruzioni regolari e alle vie comode e spaziose delle città europee, alle case linde e pulite dei villaggi che adornano le ■colline e le valli delle prealpi (del Veneto, per es.), si smarrisce, senza dubbio, entrando in una città di tipo orientale com’è Scutari, attraversando sopra tutto un bazar dalle botteghe fìtte < ome una rete, ammucchiate come le celle di un vespaio, ma riceve un conforto inesplicabile, quando spazia sopra la magnifica cerchia di monti che circonda, come in un vasto anfiteatro,