— 317 — quantità di grano che volea prendere, che permisi fosse sepolto tra gli altri, riserbandomi io a benedire o no il sepolcro, giacché il cimitero non è consacrato, ma si benediscono i singoli sepolcri. Io però mi rifiutai di andare ad assistere al seppellimento. Oggi poi in lbalia seppi che le cose dettemi erano vere, ma non m’era stato detto che il ladro era con altri due compagni, che con sé avea tre zcab (probabilmente la propria e le due dei compagni), e che dopo colpito, prima di spirare sparò anch'egli lo schioppo, non so se per colpire il suo uccisore, o per domandar aiuto ai compagni, o per atto primo primis nelle angustie in cui si trovava. 3 mere. — Continuai a girare e parlare per non lasciar i lavoranti senza il necessario pel lavoro e per vivere. 4 giov. — Mentre diceva Messa venne uno del Sapàc per prendermi per un giovane gravemente infermo. Visitai i lavoranti, poi mi misi in via, fermandomi un’ora sul Plaver ad istruire i ragazzi che custodiscono il bestiame e poi, raccomandato loro di unirsi per domani al mio ritorno continuai per lbalia fino al Sapàc, distante da Fira quasi sei ore. Arrivai che era sfinito. Avea detto ad lbalia che sarei tornato questa sera, ma riputai imprudenza nello stato in cui mi trovava, far di nuovo a piedi la salita del Sapàc per arrivare ad lbalia per la notte, non restandomi più che tre ore di giorno e il tempo minacciava con lampi e tuoni. Dormii nel Sapàc, ma passai una notte trista, sopra un po’ di dusck verde, senza coperte, in una casa o stalla dove giocava l’aria da tutte le parti, con un bambino di pochi mesi che piangeva, la madre che dormiva invece di acquietarlo, un ammalato che sospirava, un vecchio catarroso che tossiva. Appena spuntò la luce mi alzai e mi feci accompagnare ad lbalia dove volea dir messa, ma non potei dirla per mancanza di messale; l’avea in un baule e la chiavetta stava a Fira. Jer sera erano venuti a chiamarmi per Voz Preni che sta al Pojàt (1) in grave pericolo di vita. Non potendo dir Messa, partii subito e mi recai dall’ammalato. Lo confessai ed estremai. Poi mi posi a riposare un poco perchè ero stanco e sfinito. Intanto la madre dell’ammalato faceva la mas, che è forse quanto qui hanno di più squisito. Mise della panna in una padella e (I) Qui chiamano « pojat » una oLalla o locale fatto di assi e coperto di frondi d’albero in qualche buona posizione di monte o biesca dove per qualche tempo dell’anno si tengono gli animali a pascolare. In esso stanno gli animali. N. P. Pasi.