— 39 — -che un professore di matematica non permetta che un suo scolaro si occupi di storia o di altro durante la lezione che sta fa--cendo. « Sono ingiusti — mi soggiungeva poi il signore scutarino che mi narrava queste cose — quelli che si lamentano contro i •Gesuiti per simili misure ». E a proposito di accuse contro i Gesuiti, mette conto riferire un aneddoto o meglio un caso occorso al P. Pasi. È’ sempre lo stesso testimonio che ci parla. N. N. stava seduto col P. Pasi, quand’ecco venire un giovane, elegantemente vestito, che gli dice, sembra, a bruciapelo: « Ma voi altri Gesuiti avete certo scoperta l’America, poiché non vi vedo mai con abiti sdruciti, mentre possedete d’altronde case e palazzi, avete musei e biblioteche, ecc. ». Il P. Pasi lasciò dire, e poi con grande calma rispose : « Ma dunque venite anche voi a farvi gesuiti come noi. Se avessimo attaccato fuori della porta un cartello con ravviso che nessuno può farsi gesuita, tanto tanto potreste parlare così, ma ci sgoliamo a dirvi : venite, fatevi gesuiti, che c’è posto -anche per voi? ». Il poveretto non seppe come rispondere a un ragionamento così semplice e così giusto. Fu notata fin d’allora in lui un’attitudine e un amore particolare per quello che è organizzar feste, e inquadrare verso uno scopo preciso i membri di una società o compagnia, sebbene non sempre riuscisse nell’intento, probabilmente per una insufficiente ■conoscenza delle circostanze. Allora i Padri tenevano una grande orchestra che c’entravano 12 violini, e la cantoria contava 80 cantori. Il P. Legnani, persona seria e capacissima, aveva organizzato ogni cosa. Ma questa era naturalmente una istituzione particolare, per fini particolari. Il P. Pasi notò che nei così detti .heng o orchestre e canti popolari per nozze, erano pur troppo in voga dei canti lascivi, e credette poterci rimediare nel anodo seguente. Un giorno invitò tutti gli hengxhij o suonatori e cantori per nozze nella sala della Congregazione degli uomini, e vi condusse pure quel suo alunno che lo aiutava nello studio dell’albanese. Mentre tutta quella brava gente stava lì in attesa di chi sa che cosa, il P. Pasi venne fuori a dire senza molti complimenti: « Sapete perchè vi ho chiamati? Avrei intenzione «di metter fuori dei nuovi canti albanesi, ma siccome io non li so