— 109 — mali, vi aleggia uno spirito di semplicità, di cordialità e di bontà spontanea che innamora. Ciò è dovuto all’intima virtù della razza che ha dei tratti sovranamente nobili e belli. Questo influisce naturalmente anche sul legame domestico per cui, sebbene non apparisca, fra i due coniugi esiste realmente un affetto vero e profondo, e i matrimoni la maggior parte delle volte hanno un esito fortunato. Scopo primario non solo nel fatto ma anche nell’intenzione dei contraenti, come ho notato sopra, è l’aver prole e possibilmente prole maschia che sia erede delle virtù e della dignità tradizionale della famiglia e della proprietà che secondo la legge consuetudinaria, deve sempre rimanere nella discendenza legittima o nella fratellanza o nella tribù. Per tutto questo la prole femminile per la quale si può dire è destino il matrimonio, quando è possibile, lontano dai ceppo d’origine, non conta se non in quanto serve a stringere utili alleanze e ad aumentare il credito. Questi criteri o basi sociali dell’istituto domestico formano pure la legge molto semplice dell’educazione. Il maschio deve mantenere intatta e accrescere, se può, o rivendicare la riputazione di onoratezza e di forza che ha il casato o la famiglia in particolare. Naturalmente si presta particolarissima attenzione perchè anche la proprietà non subisca dannose alterazioni. Così il fanciullo e la fanciulla appena sono capaci di muoversi e di agire, diventano pastori e la loro vita è coi boschi e con le sorgenti delle montagne. Quando è venuto il momento che tutta la famiglia si raccolga attorno al focolare nell’intimità, le fanciulle, non sentono altra lezione che quella di mantenere irreprensibile il loro onore e di esser utili alla casa. Esse sanno del resto assai per tempo, che un unico ma terribile castigo le aspetterebbe se dovessero portare in casa l’onta di un’azione innominabile: la palla di un fucile. È' chiaro che un’altra palla perseguiterebbe implacabilmente il complice spudorato: è legge sancita dai secoli. La fanciulla non impara altro mestiere che quello di prepararsi essa stessa i vestiti che dovranno adornarla il giorno delle nozze; il maschio impara subito il maneggio delle armi, e se in casa c’è qualche arte tradizionale l’apprende con l’uso di strumenti che son sempre quelli, rispondenti alle condizioni dell’industria paesana. Del resto la donna accudisce alle faccende domestiche, prepara il pane,