— Ili — scere che le regioni dove la probità e fierezza quasi naturale del popolo albanese che seppe mantenere la semplicità e integrità primitiva dei costumi, rimase più contaminata, sono quelle limitrofe alle popolazioni musulmane. In queste non solo è penetrata più largamente la superstizione e si è oscurata l’intelligenza della fede, ma anche l’istituto famigliare ha subito scosse gravissime, e vi è penetrato col canto lascivo delle nozze anche quel linguaggio libero a cui accennavo sopra e che certo è una delle espressioni e cause a un tempo più gravi del mal costume sparso, fatte poche eccezioni, in tutte le montagne. Abbiam detto parlando della fanciulla che se questa si lascia sedurre e ciò dovesse in qualche modo apparire offendendo la riputazione della famiglia, secondo la legge tradizionale, essa è destinata a rendere la vita come compenso inesorabile dell’onore perduto per sè e pei suoi. In questo caso nessuno della fratellanza o della tribù può muovere lagnanza o richiedere il prezzo del sangue, quando la fanciulla cade sotto il piombo del fratello, perchè è un affare esclusivamente domestico pel quale nessun tribunale può intervenire. Il caso sarebbe un po’ diverso se la sedotta fosse la moglie di un tale. Allora nè il marito nè quelli di casa potrebbero vendicare la vergogna sofferta con l’uccisione della donna infedele senza cadere nella vendetta o debito del sangue rispetto ai parenti dell’uccisa. Solamente se i due complici di adulterio venissero scoperti in flagrante delitto potrebbero legittimamente essere uccisi senza che nessuno possa ripeterne il sangue: la legge afferma che se i due restano uccisi con un sol colpo di fucile, l’uccisore non rimane in debito del sangue verso nessuno. Questo fatto ci porta a considerare qual valore abbia la vita nei rapporti sociali degli albanesi secondo il codice così detto di Lekè Duka-gjini e in particolare la legge del sangue. Vi è, in fondo a codesta legislazione tradizionale e non scritta, un principio che regola tutto: la legge del taglione. La vita non si compensa che con la vita, e l’onore è pari alla medesima. Questo — essi ragionano — mantenerti pura dai 17 ai 40 anni? e se la famiglia ti venisae a mancare, chi ti proteggerebbe dal violatore? ». E il ragionamento, date le circostanze della montagna, soprattutto fra quelli che svernano al' piano, è troppo giusto.