— 214 — cialmente da Propaganda che era destinato alla diocesi di Lesina, accennava da principio di aver avuta la lieta novella che sarebbero arrivate le suore di Carità per aprire una Casa in Prizrend colle giovani Suore albanesi. È strano che dalle lettere di Mgr. Czarev non risulti affatto che verso la metà del decennio 1880-90 egli si sia rivolto ai PP. Lazzaristi e che subito ci fossero andate le suore di S. Vincenzo, mentre abbiamo visto sopra che fino al 21 gennaio 1887 non era vero, secondo che era corsa la voce, che ci fossero giunte, e solo nel giugno del 1888 accenna di aver avuto la lieta notizia che le suore della Carità sarebbero venute a fondare una Casa a Prizrend. Tanto più che nella stessa lettera del 21 gennaio 1887 lo stesso Monsignore aveva mostrato che avrebbe preferito per allora le suore tedesche a cui aveva accennato in una sua il P. Pasi. Comunque sia, l’affare non ha importanza, e può darsi che la lettera di Mgr. Czarev in cui parla dei Lazzaristi fosse stata trasmessa al P. Provinciale. Quel che non ci dicono le lettere, ci è chiarito da un pro-memoria del P. Pasi dell’autunno 1890. Da questo si rileva che secondo una lettera del Card. Prefetto di Propaganda era stato indicato come luogo più opportuno all’apertura di un ospizio la città di Gjakova, e si pregava il P. Pasi a esaminare il progetto e rispondere. Fu risposto che il P. Pasi si sarebbe recato sul luogo. Segue poi a far la storia delle trattative corse fra Mgr. Czarev i Padri, trattative che non riuscirono a nulla poiché il P. Provinciale aveva risposto a Monsignore di non poter condiscendere ai suoi desideri per mancanza di soggetti, e però chiamasse pure i Lazzaristi. Mgr. Czarev fece quindi i passi necessari presso S. E. Mgr. Bonetti, loro Superiore, e l’effetto fu che intanto vennero alcune suore a cui Monsignore cedette l’Episcopio di Prizrend, avendo egli dovuto passare a Scopia. Si diceva pure che presto sarebbero venuti i Signori della Missione. Intanto Mgr. Czarev era trasferito a Lesina e gli era sostituito Mgr. Logoreci il quale continuò le trattative col Superiore dei Lazzaristi perchè si stabilissero a Prizrend. Il governo austriaco si allarmò; ci vedeva le pedine dell’influenza francese e si diede a reagire. E però fece rimostranza presso Propaganda perchè impedisse quella venuta, e