— 98 — Fin qui il i\ Pasi non fa che ripetere in breve con qualche esempio particolare ciò che avevan detto già con parole fortissime i due Concili, e quello che abbiamo veduto nei documenti di vescovi citati. Lo stesso mi fu detto oralmente da Mgr. Marconi, Vescovo di Pulati, da Mgr. Mjedja, allora sacerdote della stessa diocesi, e dal P. Camillo da Levico. L’opinione di Mgr. Pasquale Babbi, di Mgr. D’Ambrosio, di Mgr. Trokshi non era doversa. Il clero che venne poi a mano a mano istruendosi all’estero o nel Collegio Pontifìcio di Scutari, non si nascondeva affatto i bisogni enormi dei fedeli, non vi chiudeva ciecamente gli occhi, e anzi Mgr. Angelo Radoja aveva il coraggio di presentare anche al popolo in una bella traduzione albanese i canoni terribili del primo Concilio. Quali erano le cause di una tale ignoranza, causa a sua volta di tanti mali? Il P. Pasi non si nasconde la verità che del resto era palese anche dai Concili : scarsezza enorme di clero, e incapacità e conseguente negligenza del medesimo. È' evidente che dove non poteva arrivare il sacerdote non ci poteva essere l’istruzione della fede con la predicazione e il catechismo; ma il Padre nota che ciò avveniva o meglio era avvenuto anche dove ci fu sempre il prete. E nota che non si poteva ciò attribuire per quegli ultimi tempi allo stato di persecuzione, poiché c’era il fatto che nelle città e nei villaggi specialmente dell’Archidiocesi di Scutari, e sopra aveva parlato di Gjakova e Prizrend, dove i parroci predicavano e istruivano, le cose andavano assai meglio e all’ombra della protezione austriaca non c’era persecuzione. Egli discende su questo punto in molli particolari che non è necessario ripetere, ma poi conclude : « Alcuni Pastori non avevano lo zelo o le abilità necessarie per promuovere ed ottenere la bramata riforma. Molti del clero non avevano ricevuto quella educazione religiosa e letteraria richiesta per formare un buon sacerdote, e così per una ragione o per l’altra ciascuno lasciava le cose come le aveva trovate. Eppure è certo certissimo che tutti gli abusi si possono levare coi soli mezzi che ha in mano il clero, tranne quello della vendetta privata, che mai si potrà levare finché il Governo non la proibisca e s’incarichi di far egli la giustizia (il che non si farà mai sotto il Governo turco). Al presente il Governo turco