od osceno; lo stesso anno si pubblicava a Roma, coi tipi di Propaganda, la sua Jeta e Sceitit Sc’Luigj Gonzaga o Vita di S. Luigi Gonzaga. Il Fjaluur i Voghel Sccip e Ltinisct, cominciato a scrivere nel 1884, compariva a Scutari nel 1895. Son 200 pagine in-8°, con 10.000 parole. Tre anni dopo erano pubblicate le Vakinat e l’Sckruemh Scèit citun n’ghiuh sccyp-tare o i « Fatti della S. Scrittura messi in lingua albanese ». Aveva pronta anche una « Vita di Gesù Cristo » da pubblicare al principio del XX secolo, e un « Mese di Maggio » pure in albanese. Aiutò per la pubblicazione di qualche altro libro di carattere religioso, e contribuì assai alla pubblicazione mensile dell’Elgija o « Messaggero del S. Cuore », che fu il primo periodico in questa lingua. Il compilatore albanese delle memorie sulla Congregazione Mariana in occasione del cinquantesimo di fondazione, esprime un giudizio equo e anzi assai favorevole sugli scritti albanesi del P. Jungg, dicendo che tutti hanno un sapore nativo non parendo affatto che vi sia la penna di uno straniero che scrive. Ciò deve servire tanto più a rilevarne il merito e a collocarlo fra uno degli uomini che con la predicazione, con l’insegnamento e con gli scritti più contribuirono allo sviluppo di una lingua che si trovava ancora nella culla. Resta che parli ora della sua attività missionaria nei felici tentativi che si fecero prima che fosse solennemente stabilita la Missione volante. Non ci resta nessuna relazione particolareggiata di quei primissimi esperimenti, e bisogna che ci contentiamo di farne una semplice rassegna a modo di cronaca. A primi di marzo del 1880 dava una missione a Jubani per 8 giorni, « la prima che venga data in Albania o almeno in questa diocesi », nota il diario del Collegio. Non trovo che ci prendesse parte D. Agostino Barbullushi. Verso la fine di aprile di quel medesimo anno fu incaricato, per impulso, sembra, del Consolato austriaco, di movere e condurre le popolazioni cattoliche a marciare contro il Montenegro, che 3i quei giorni voleva impossessarsi dei territori albanesi di confine assegnatigli dal Congresso di Berlino. La Turchia non volendo cedere svegliò il nazionalismo albanese creando la Lega di Prizrend