— 162 — col missionario, accompagnati da intercessori, poiché volevano da una parte lucrare il giubileo e riconciliarsi con Dio, ma d’altra parte « volevano rimanere nella disposizione di vendicarsi coll’uccidere il nemico quando ne venisse loro il destro ». Questo avviene spesso fra quella povera gente : ricorrono perfino ad astuzie per poter carpire un’assoluzione, senza riflettere che non possono ingannare nè Dio nè la coscienza. Non sono alieno dal credere però che vi sieno casi di buona fede, tanto in alcuni è radicata l’idea che sia legittimo ripetere un sangue. Da Merkinje passò a Kallmeti dove il frutto della missione fu impedito dai lavori della campagna. « Qui trovai tre orfanelli, — racconta il Padre, — la cui storia dolorosa fa veramente compassione. Il padre loro fu ucciso per isbaglio da un cotale che cercava un suo sangue; pochi mesi appresso un altro uccise loro la madre per appropriarsi certo bestiame, e dopo averla barbaramente trucidata, ne gittò il cadavere in un torrente. I tre fanciulli dovettero fuggire dalla patria loro, perchè se fossero incontrati da quei ribaldi, sarebbero anch’essi probabilmente uccisi, per tema che, cresciuti in età, non abbiano a vendicarsi secondo l’uso del paese. Intanto i tre meschini sono sul lastrico, ed il maggiore che sarebbe d’altronde assai buono e schietto d’indole, non può ammettersi ai Sacramenti. Egli dice d’essere pronto a perdonare all’uccisore del padre, giacché fu il caso involontario, ma a quel- lo della madre non mai. Gli altri due fratellini non sono ancora in grado di macchinar vendetta, ma se camperanno, pur troppo avranno gli stessi sentimenti ». Con queste missioncine il P. Jungg ci dà l’esempio del oome si possa tirar avanti in caso di necessità anche quando i missionari non sono due: egli potè predicare tre volte al giorno, insegnare il catechismo ai fanciulli, e solo per le confessioni dovette avere un altro sacerdote ad aiutarlo. Verso il dicembre di quello stesso anno il Padre si unisce nuovamente con Don Agostino per dar missioni nelle vicinanze di Alessio e di S. Giovanni di Medua; spigoliamo qualche fatto caratteristico. « 19 dicembre. Oggi ci si presenta un giovane di 18 anni che da cinque anni non si confessa perchè in sangue. Diceva di