— Ba- cili di Scutari bollivano disegni di vendetta contro quei montanari, e saputosi che vi eran giunti dei missionari, cercarono subito di subornare degli assassini perchè li uccidessero. Ciò venne a sapere il P. Benedetto a Suma dove si era recato pel suo ministero, dopo che quei parrocchiani vi avevano ucciso il proprio sacerdote, come ne resta tuttora la memoria presso quelle popolazioni, probabilmente perchè avesse tardato a andare a benedirli nel tempo pasquale. Comunque sia, in tale occasione il Padre venne a sapere certe macchinazioni dei musulmani e come tra i cattolici del luogo ci fosse chi era disposto a ucciderli per un po’ di danaro. Ne scrisse subito al suo Superiore esponendo le enormi difficoltà e pericoli di quell’apostolato, la persecuzione mossa dai Turchi, il poco frutto, le defezioni dalla fede (fidei defectus), la trama in corso. Il portatore della lettera incontrò il P. Gregorio a Prèkali, il quale mandò subito a dire al P. Benedetto che si ritirasse, e tornarono nella Zadrima verso Troshani per la via di Mazrek-Drino. Il P. Prefetto disapprovò quella fuga ma non stimò bene di rimandarveli. Nel 1637 due padri si recarono a Trùshi inferiore alla chiesa di S. Pellegrino, ma dovettero partirne ben presto per le vessazioni dei Turchi; cercarono stabilirsi a Trùshi superiore, ma anche di là furon fatti partire. Per non darla vinta al diavolo andarono a evangelizzare la regione di Sfacci (Svag, Suag, Shas) sulla via Scutari-Antivari-Dulcigno, a 20 km. da Scutari. Procurarono di cattivarsi gli abitanti, e specialmente gli ecclesiastici e i capi musulmani, per mezzo di laici infermieri, perchè non si opponessero ai Missionari. Poiché bisogna notare col nostro storico che in quelle regioni di 10-12 parrocchie vi erano solo 4 sacerdoti, rerum necessariarum ignari, com’era troppo frequente il caso per quelli che non si formavano nel Collegio Illirico di Loreto o a Propaganda Fide. Vi trovarono una chiesuola che si diceva essere stata costruita da un eremita detto S. Pellegrino, e se ne celebrava la solennità il lunedì, seconda festa di Pasqua, perchè in tal giorno si legge che il Salvatore apparisse ai suoi discepoli di Emmaus sotto forma di pellegrino. E a quella solennità accorrevano in folla cattolici e musulmani. Nel 1641 vi eressero un ospizio in una specie di grotta e ci vivevano in som-