— 120 — qualche frase a denti stretti che passa e saetta e ferisce come un fulmine. L’albanese è avvezzo alla sofferenza e in questo mostra una forza meravigliosa. Egli critica e mette facilmente e alle volte sarcasticamente in canzone le male fatte altrui; non risparmia parole di lamento e di fiera avversione a chi governa non per edificare ma per distruggere, ma è sobrio quanto mai nell’esprimere una perdita amara, un colpo che lo ha ferito nel profondo. Quel che si fa in occasione di qualche morte, i pianti chiassosi e tradizionali sono obbligatori, sebbene esprimano sempre con tragica rudezza e immagini vigorosissime lo schianto e il laceramento dell’animo. Ma allora soltanto è permesso ciò; nel resto la madre sopporterà come una Niobe rediviva la perdita dei suoi figli, e il marito si contenterà delle condoglianze degli amici. E noto una volta per sempre che nei rapporti sociali degli Albanesi il complimento e il saluto in svariatissime forme sono di prammatica. Ciò non solo è per simulare i veri sentimenti, che pure può avvenire e avviene di fatto molte volte, ma forma parte del garbo cavalleresco e della correttezza sociale di persone che si rispettano anche quando si odiano. Certo molte volte sotto le forme convenzionali del buon garbo esterno, cova l’odio più tenace e più implacabile. E questo usa scoppiare e sfogarsi nelle maniere più tragiche quando uno meno se l’aspetta. Ma di ciò, se è conforme alla legge del sangue, l’Albanese non suole lamentarsi, ma solo se ne guarda quanto può. Egli riconosce quello che può fare e pensa a quello che probabilmente farà il suo avversario, poiché egli la più parte delle volte farebbe precisamente lo stesso. La vendetta e la rappresaglia scoppia rude e violenta in un momento. Non ci sono dichiarazioni di guerra in caso di contestazioni e di conflitti che sollevano una contro l’altra bandiera e anche ai governi più o meno fedeli al loro mandato e più o meno simpatici non si manda mai a dire quando si accenderà la miccia della rivoluzione. Solo tutti sanno e tutti se l’aspettano che ogni rappresaglia feroce sarà ripagata con ugual ferocia, salvo che non intervengano, come suole per casi particolari e per fini particolari, fra cui c’è anche quello di riservarsi sempre qualche amico e protettore nel campo avversario, che farà, data occasione, allo