— 62 — per uno strano groviglio di montagne e di valli, nell’interno, e però in tal modo, ha potuto custodire più o meno intatti i tesori etnici di questo popolo in mezzo a un indescrivibile squallore di vita. Bisogna inoltre osservare subito che la configurazione del suolo, a cui accennavo, suolo disposto a sezioni e frammenti di difficili comunicazioni reciproche, ha contribuito a mantenere fino a questi ultimi tempi quella forma primitiva di costituzione politico-sociale che si chiama tribù, sopra la base d’una legislazione propria tramandata non dalle norme di un codice scritto, ma da pochi principi giuridici conservati più o meno fedelmente dalla tradizione, e ai quali si riannoda la procedura che faceva largo uso del metodo dell’analogia tra un fatto avvenuto e un fatto da risolvere giuridicamente; tra un fatto conservato nella memoria dei vecchiardi e un fatto presente che si vuol confrontare con esso. Con tutto ciò sarebbe una follia pretendere che il popolo albanese sia rimasto, dal punto di vista della razza, incontaminato. Non parliamo delle popolazioni che abitano il territorio fra il Matja e la Vijosa, fra Durazzo e Saranda (SS. Quaranta), che, a parte forse le montagne che si ressero fino a un tempo a noi vicino, a tribù, come la Himara, il triangolo compreso fra Beràt, Korga ed Elbassan e la Dibra hanno subito l’incrocio di varie razze, non esclusa la razza turca e han creato pure una razza di jevgS o maxhyp sui generis, specialmente nelle città del sud. Ma gli Albanesi stessi del nord non sono puri di razza. Se non che questo non c’interessa più che tanto: nessun popolo, di quelli che ai nostri giorni hanno raggiunta una grande formazione politica, è puro. Quello che importa rilevare è che esiste un popolo albanese con certi caratteri generali etnici e di cultura suoi propri, e con lingua propria, per mezzo della quale anche gli elementi, per altro eterogenei, si sono fusi o combinati in una certa unità, unità che gli dà il diritto di vivere di una sua vita propria anche come nazione. Non ostante tutto questo, però, le differenze e gli antagonismi, nell’interno stesso della nazione, restano enormi. E prima di tutto bisogna rivolgere l’attenzione a una qualità etnica di