— 92 — Le escursioni dei missionari verso Durazzo furono occasione che fosse domandato e aperto un ospizio anche a Dervendi, presso Kruja, che per essere sulla strada di Elbassan-Costantinopoli-Grecia, e per esservi stati prima anche i Padri della Regolare Osservanza di S. Francesco, aveva un popolo che sembrava migliore e più umano. L’Arcivescovo di Durazzo, per l’odio dei Turchi, non poteva aver cura di quelle popolazioni, ed è cosa strana che l’opposizione dei musulmani al clero secolare non si facesse invece sentire allora contro i Padri francescani. Ed è strano pure che proprio quel musulmano che assegnava ai Padri un luogo dove stabilirsi, mettesse per condizione che se i Padri partivano non dovesse passare in mano al clero secolare. Verso la metà del sec. XVII troviamo i Padri anche a Grada, chiamativi dai cattolici di quei luoghi. Non pochi erano passati alFIslam o s’erano fatti scismatici; altri erano ancora senza battesimo, e « se alcuni di essi erano vissuti congiunti in matrimonio secondo le leggi del matrimonio, avean prodotto razza di vipere »: furti, sacrilegi, omicidi erano generali, con tutti i vizi senza nessuna virtù. Nessuno li voleva accompagnare di villaggio in villaggio per le scissure e risse reciproche. Il P. Prefetto doveva mandare ai Missionari il vitto dalla Zadrima. Li raccomandò aH’illustre Cav. Bolizza, cittadino di Cattaro, perchè li aiutasse e li proteggesse, ciò che fece mandando regali ai personaggi più influenti di Podgorizza, per cui i Musulmani stessi pensarono a proteggerli. L’ospizio fu abbandonato quando alcuni pessimi cristiani uccisero i PP. Salvatore da Offida del Piceno e Paolo da Mantova. Allora vi mandarono dalla Zadrima sacerdoti secolari. Vi ritornarono più tardi, finché di nuovo dovettero ritirarsi fervescente bello contra Ottomanum imperituri. Il P. Bartolomeo da Cortacciaro seguitò a vivere in mezzo ai suoi Grudesi in una spelonca sul « Zeme » (Cem), finche il Pascià, placato dai doni, permise ai Padri che ritornassero a costruire l’Ospizio. Verso il 1699 fu eretto un ospizio anche a « Chidna n o Chi-dcna o Cidena, che giace nella Dibra sotto Ochrida (sub Lychni-dum) nella diocesi di Durazzo, e dista da Pedana e Curbino circa tre giorni di cammino. Allora aveva 95 case cattoliche nè vi era