— 286 — Miserie, abusi e superstizioni. Durante questo ministero i missionari toccaron con mano la necessità estrema che c’è fra i montagnoli d’istruzione religiosa anche sui Sacramenti più ordinari. Essi credono, per es., che per una buona confessione basti accusare i peccati senz’altra disposizione. E anche l’accusa, quale potrebb’essere in un popolo che conosce così poco la legge di Dio, i vizi e i doveri del proprio stato? Lo stesso vale analogamente sulla Comunione, che molti non sanno che cosa sia. « Un giovanotto di 25 e più anni, che non s’era mai comunicato, accostandosi a ricevere la sacra particola, invece d’aprire la bocca, porgeva la mano per prenderla, come fosse stata un’immagine o una medaglia ». Molte volte dopo la Confessione vi domandano subito la Comunione e si meravigliano di sentir dire che senza dir Messa e consacrare, non si può farlo. cc Una sera confessava una donna inferma: anch’essa, finita la Confessione, mi domandò la Comunione: dissi che non poteva dargliela, perchè non teneva il Santissimo. Ed essa credendo che non l’avessi con me, ma nell’altra famiglia, dove dormiva, soggiunsemi che avrebbe mandato colà un ragazzo a prenderlo; lo dessi a lui che glielo recherebbe ». Così il missionario; e da ciò si comprende qual’idea abbiano quei poveri fedeli della Comunione. In quei giri è difficilissimo trovar modo di dir messa con la debita decenza. All’aperto, molte volte, non si può, causa il tempo che non lo permette. Non resta che qualche stanza di casa privata: ma sono generalmente così scomode e strette: dove c’è alle volte da restar soffocati dal fumo, perchè mancano camini, finestre, ecc.,,e poi in mezzo agli animali che sono un vero pericolo, alle volte, potendo benissimo il caprone o la pecora, buttarvi per aria in un momento l’altare improvvisato. Le galline poi quando si svegliano e voglion moversi, non trovando nessuna via d’uscita, poiché la stanza è piena, zeppa, vi posson passare a volo sopra l’altare, spegnendo le candele e facendo volar via 1 ostia. Ciò accadde una volta: per buona sorte l’ostia non era -consacrata.