— 109 — cedeva riputando vergogna violare il diritto dell’ospitalità. Dal conflitto di questi due diritti nascevan odi e omicidi. Il motivo della fuga delle ragazze era che i matrimoni dopo il fidanzamento si ritardavan troppo, non essendo sempre in grado la famglia dello sposo di pagar a tempo la somma convenuta per la sposa. Per metter fine a un tal disordine Mgr. Vescovo aveva consegnato ai missionari una circolare da promulgarsi durante le Missioni in cui si contenevano alcune raccomandazioni sui disordini da togliere. Inoltre si stabiliva che in un giorno da determinare, si adunassero tutti i parroci e i capi dei villaggi sotto la sua presidenza o di un suo delegato per decidere sul modo di ottenere certe riforme. Ciò si fece verso la festa di Pentecoste a Dajgi dove convennero i parroci e i capi della Zadrima, e vollero che ci fosse pure il P. Sereggi, e vi furono stabiliti i seguenti punti: 1) che gli sponsali, per essere validi, si iscrivessero nei registri parrocchiali; 2) che la somma di danaro pagata dalla famiglia dello sposo alla famiglia della sposa in occasione del matrimonio, fosse eguale per tutti, e non passasse i duecento franchi; 3) che dopo il giorno degli sponsali non si differisse la celebrazione del matrimonio oltre tre anni, pena lo scioglimento degli sponsali. Un altro abuso era che le giovani fidanzate fino al giorno del matrimonio non intervenissero mai alla chiesa, quantunque* del resto uscissero pei lavori della campagna. Quanto all’uso che in occasione di funerali si dava un pranzo ai parenti o altri che venissero per le condoglianze, fosse pure dopo qualche settimana, si decise che non si potesse dare che un solo pranzo funebre, e questo il giorno stesso della sepoltura. Vi era inoltre l’uso che quando nasceva un bambino i parenti mandassero un dono alla sposa pel valore di 60 franchi; si decretò che il dono si restringesse a una bottiglia di acquavite e a un piatto di frittelle. Finalmente si decise che chiunque cooperasse a uccisioni, furti, o fuga di ragazze, pagasse una multa di 100 franchi, e la ragazza fosse immediatamente ricondotta alla propria casa.