— J85 — Un altro parroco, questa volta francescano, conoscitore perfetto delle montagne, in mezzo alle quali vive ancora, perchè volle consacrar loro tutta la sua vita, il M. R. P. Camillo da Levico, così esaltava la nuova opera missionaria in una lettera indirizzata al P. Pasi in data 2 febbraio 1895 da Shala, dove allora era parroco : J. M. J. P. Molto Rev.do e Caris. P. Deda, « La ringrazio tanto dell’ultima sua e di quelle medaglie e santini che mi mandava. Già aveva udito del bene grande che fece a Scutari V. P. M. R. ; l’ultimo numero della Elcija mi confermava maggiormente. Bravo p. Deda e compagni! Facciano e saranno compensati dal Padrone di tutti. A proposito mi disse Don Lazaro Miedia quando fu a Sciala ultimamente (per S. Giovanni) che qualche prete di Scutari non vedeva di buon occhio quelle affluenze di popolo e quelle cose del tutto nuove. Mi rincrebbe a udire tanto, nel mentre che dovrebbero baciare i piedi a V. P. M. R. ed ai suoi comilitoni e pagarli superbamente per poter ottenere quello che la grazia di Dio per mezzo Loro fa. Mi sembra che in Albania (stante il grande bisogno di rialzare questo povero popolo a sentimenti più religiosi) le quistioni di abito di ordine e di congregazione sarebbero da porsi in un canto ed impietosirsi della miseria, da cui siamo circondati. Ella che, essendo Gesuita, sa che tutto quello che fanno i R.R. P.P. Loro è tenuto per nulla, anzi è invidiato, non ha d’uopo di incoraggiamenti da me. Io invece il suo bene, la sua sorte, la sua fortuna la invidio e credo sinceramente che, come in tutti i tempi a seconda dei bisogni estremi delle nazioni il Signore ha mandato dei santi a salvare il suo popolo, la Missione Ambulante sia un mezzo acconcissimo e santo per rialzare questo povero popolo dalla mortale freddezza in cui è caduto. Benedetto Lei M. R. P. che ha talora delle consolazioni; a me «on è riservata che l’amarezza e lo spettacolo di non pochi delitti, che sotto i miei occhi tutti i dì vedo commettere. Molti dei miei parrocchiani sembra non vogliano sapere di Dio; ultimamente quattro presero donne in peccato e quantunque il Signore abbia mandato dei castighi orribili a quei che non rimasero fedeli, pure non vogliono aprire gli occhi a vedere che è la mano divina che gli percuote. Caro P. Deda il mio popolo non ha fondamento di fede e mancando la base, l’edifizio deve «oliare ex necessitate. L'unica e sola mia speranza è posta in