— 407 — Il giorno dell’Epifania vennero da Kqira alcuni del paese con due muli a prendere i Missionari. Appena giunti all’altipiano di Qerreti, sentirono una salva di schioppettate. Erano i fedeli di Kqira venuti incontro ai Padri. Reso loro il saluto tutti s’accostarono a dare il benvenuto e a baciar la mano e poi in segno di festa si misero a cantare e tirar schioppettate. Dopo che si furono sfogati un poco, cominciarono tutti insieme il Rosario e fra il canto delle orazioni, giunsero alla Chiesa aspettati dal M. R. D. Lorenzo Nenshati, parroco. La parrocchia conta circa 100 famiglie e si divide in 5 villaggi : Uraxhi, Plani, Pleti, Rukai, Kqira e Eper. Cominciaron la missione il giorno dopo alla chiesa di S. Sergio che è vicina alla Cella del parroco. I missionari ebbero la buona sorte di aver in parrocchia il P. Giuseppe Mesi O. M. che li aiutò in quei giorni. Si ebbero 4 pacificazioni di sangui. Il 16 gennaio scesero i Missionari per l’altipiano di Dom-gjoni e per la Skaja a Dushi i Poshter dov’è la chiesa di quella parrocchia allora vacante. Quei di Dushi i Eper, che erano una qundicina di case, avean preso parte alla Missione di Kqira, a S. Sergio; alla missione di Dushi dovean prender parte le circa 40 famiglie che si trovano in fondo alla Skaja lungo il torrente Gomsiqe. In questa parrocchia tutto era stato messo in iscompiglio dai due sangui non potuti pacificare due anni prima, di modo che nessuno del paese osava uscir di casa. Vi eran poi altri tre sangui e parecchi imbrogli da mettere a posto che certamente avrebbero terminato con delle uccisioni. Bisognava indurre i due principali a giurare la parola solenne del perdono che tutti avrebbero seguito. Ma per quanto i missionari facessero, tutti i tentativi andarono a vuoto. Il popolo era sgomento, poiché se non si otteneva la pacificazione sincera, la missione sarebbe stata praticamente inutile. Il Padre Pasi prese l’occasione di un giorno di nozze in cui c’erano i due principali che cercavano un sangue, per entrare da loro e indurli a perdonare; non perdonarono. Il capo di casa che era un uomo sci trent’anni, ascoltava il Padre, rispondeva in buon modo, ma era inflessib ÌjlC. Dovettero ritirarsi e riportare con sé gli arredi sacri che avevan preso come per