PREFAZIONE Il P. Domenico Pasi non c’è più. La sua vita circola ora nel mondo misterioso dove ogni forma di bene o di male riceve il suo eterno compimento. Di fronte a quella vita, la presente di quaggiù non è se non come quella di un seme che nell’oscuro lavorio di sotterra prepara lo sviluppo rigoglioso e la fioritura superba della pianta alla luce del sole e al soffio della primavera. Vi è solo un divario, che però è capitale: che mentre le condizioni della vita di una pianta dipendono in gran parte dalle condizioni fisiche dell'ambiente naturale in cui le tocca di svolgersi, quando già, lacerata la corteccia del suolo, s’è liberata dalla prigione della terra nera, invece nella vita d’oltre tomba, l’uomo ritrova con perfetta proporzione lo svolgimento eterno delta vita che ha condotto in questa prigione terrestre. La forma delle vite è diversa, perchè nella seconda siamo in un altro ordine di cose, ma i valori si corrispondono perfettamente. Questa che è la ragione fondamentale dello stendere il racconto della vita degli uomini che furono grandi agli occhi di Dio, è pure il primo motivo per cui io intendo richiamare, con l’aiuto di Lui, in queste pagine, la vita mortale di questo uomo giusto, santo religioso, grande missionario e pioniere di civiltà. Egli fu, si può dire, il fondatore, l’organizzatore e l’operaio più infaticabile di una delle più difficili missioni che tenga la Compagnia di Gesù, e però la sua vita potrà essere certo di specchio a tutti i missionari, ma dovrà esser modello in particolare pei missionari della Missione Volante in Albania. Tale è il primo motivo di questa biografia. Il secondo motivo è quello di contribuire con la storia della Missione Volante che per 20 anni si riallaccia naturalmente all’opera quasi esclusivamente missionaria del P. Pasi, alla storia