— Il - 2. Fabbriche di birra. Distillerie. — L’industria della birra, esercitata in Trieste dalle due più importanti fabbriche della Regione (Dreher e Adria) ha subito, dopo un breve periodo di instabile ripresa, una sensibile depressione, dovuta alla concorrenza delle altre fabbriche nazionali ed internazionali ed anche alla introduzione nelle nuove provincie della tassa di fabbricazione vigente entro i vecchi confini, tassa che è per ettolitro di L. 11.70 superiore a quella prima in vigore. La pressione fiscale è stata poi aggravata da dazi comunali piuttosto forti ; sicché per tutte queste cause ed anche per l’abbondanza ed il relativo buon mercato del vino, il consumo locale di questo genere è in sensibile diminuzione. Le previsioni per un futuro prossimo sono poco liete. Il seguente quadro statistico rispecchia la situazione. Fabbriche di birra Dreher e Adria ANNO Numero Produzione Ettolitri Valore in niiirliain di Lire 1920 3ì9 130.000 26.000 1921 439 174.550 34 910 1922 429 154.280 30.856 1923 389 139.300 27.860 1924 352 126.000 25.200 1925 311 --- --- In Trieste due filiali di ditte estere producono eteri per liquori e depurano olii essenziali, ostacolate dal diminuito consumo di questi prodotti, dalla concorrenza di industrie simili nazionali e dai dazi elevati sulle materie prime. In tutta la regione esistono fabbriche minori di liquori e simili ; ricorderemo tra queste la distilleria Miani di Udine che ha acquistato i brevetti Mautner per la esclusiva fabbricazione del lievito in Italia. A Fiume rimangono ancora inattivi gli stabilimenti della Soc. A. Union, che nel 1913 produceva circa 45.000 quintali di estratti liquidi dalla distillazione del legno. 3. Altre industrie chimiche. — In brillante sviluppo è l’attività della Società triestina « Gas Compressi » che da una produzione di circa 163.000 m1 di ossigeno ed acetilene, quanto era nel 1921, è passata, nel 1924 ad una produzione di 276.000 m‘. Lavora pure con successo, per la produzione dell’acido carbonico, un altro stabilimento, trasferitosi recentemente da Pola a Trieste. Altre tre fabbriche di acido carbonico funzionano nel Friuli. Lavorava a Monfalcone, nell’anteguerra, l’importante fabbrica di soda (Società « Adria »). Andato distrutto lo stabilimento durante la guerra, la Società ne ha intrapreso la ricostruzione e tra breve tempo potrà rimetterlo in funzione. Più o meno sviluppate nella Regione e specialmente nel Friuli sono altre industrie per la fabbricazione di perfosfati ed acido solforico, acido carbonico, colla e concimi, fiammiferi, grassi, vernici, inchiostri, candele, liscivia, estratti tannici, solfato di calce. Tra le poche industrie attive di Fiume devesi pure far menzione dello « Stabilimento Prodotti Tannici» che ha ripreso il lavoro sulla fine del 1923, impiegando circa 120 operai; e che produce acido solforico, concimi chimici e sali d’alluminio. Sono invece inattivi i già prosperi stabilimenti della « Soc. An. per la fabbricazione di prodotti tannici ».