edin totale L. 781.825,46; mentre secondo l'importo risultato dai progetti rispettivi, rimarrebbe ancora da erogare la somma totale di L. 563.337,09. Tutti i lavori hanno già avuto il collaudo della resistenza in rapporto alla impetuosità ed alla portata delle correnti prodottesi in seguito alle furie di violenti e numerosi nubifragi. Qualche danno lo hanno sofferto le opere in legname (graticci e palificate) e la maggiore spesa è stata incontrata per lo sgombro del materiale trascinato dalle correnti lungo le cunette e cunettoni e per ripulire gli scavi riempiti, ecc. I danni complessivi ammontano ad un totale di L. 26.871,— nell’esercizio 1922-1923, e precisamente L. 21.562,90 per il Rio Canonica, e L. 5.308,10 per il Rio Scuro. Nell’esercizio 1923-924 i danni sono molto minori, in totale L. 11.864,40 e così suddivisi : L. 4.639,50 .....per il Rio Canonica » 3.485,90 .....per il Rio Scuro » 1.061,—.....per il Rio Fuina » 2.677.— . . . . per il Rio Naval Ed ora facciamo seguire qualche cenno descrittivo su ciascuno dei quattro bacini. Bacino del Rio Canonica Il bacino montano del Rio Canonica è formato da numerosi affluenti di destra e di sinistra, taluni di considerevole lunghezza e portata quale il Rio Pizul. Fino al 1880 il Rio rimase pressoché innocuo ; fu allora appunto che si iniziarono utilizzazioni piuttosto intensive accompagnate dallo strascico disordinato di grossi fusti, che ha provocato la formazione di canaloni, i quali finirono per trasformarsi in fossi, e questi alla loro volta originarono frane, tanto che presentemente si contano in tutto il bacino ben 26 grosse frane i cui materiali vengono a poco a poco portati nel letto del corso principale, dando luogo a nuovi disordini. Il bacino è deliminato come appresso : a Nord: da una linea che, seguendo il crinale, comincia dall’inizio della Frana Scaletta (quota 1758), tocca la quota 1410 sopra la località denominata Staipe Rivis e scende verso quota 752 in località Naiaret, per riprendere il crinale sul versante destro del Rio Pizul ; ad Ovest: dalla linea che da Naiaret si porta ad Ovaro, indi a quota 510 lungo la sponda destra del Rio Canonica, per risalire a 725 sopra la località Plaits, seguendo il crinale dei versante sinistro del Rio Mulinut; a Sud: dalla linea, che segue pure il crinale sinistro del Rio Mulinut fino al Monte Claupa, (1860) ; a Est: dalla linea, che dal Monte Claupa, seguendo il crinale emiciclico della parte superiore del bacino, passa per il Monte Tamai portandosi nel crinale della frana Scaletta, punto di partenza. Il torrente nasce dal Monte Arvenis a quota 1968, dal quale eredita il nome nel suo corso superiore e cioè fino alla confluenza col Rio Stalet. Nel corso medio si denomina Rio Flaur fino alla confluenza col Rio Pizul. Nel corso inferiore prende due denominazioni : di Rio Canonica fino alla confluenza col Rio Mulinut, e di Rio Barbarena fino alla foce del Degano, dove sbocca a m. 475 sul livello del mare poco a valle dell’abitato di Ovaro. I suoi affluenti non descrivono ampi archi aperti e la sezione inferiore, prima di gettarsi nel corso principale, forma un angolo acuto traversando terreni svariati, e di forte pendenza. Gli affluenti di destra sono: il Rio Stalet, il Rio Goof ed il Rio