— 63 — Non venne proposta la formazione di vivai volanti perchè si ritenne più conveniente ed economico il prelevare le piantine dai vivai governativi più vicini, servendosi anche di quelle, che, senza grave danno, possono essere tolte dai greti dei torrenti più prossimi dove si trovano in esuberanza. Come sopra si è detto, le piantine oltre all’essere collocate a distanza di 60 <60 cm., sono pure state impiantate sopra e sotto le graticciate, in modo che in tempo più o meno breve le stesse graticciate guernite di questo materiale vivo, si possono tramutare in dense siepi, con le quali soltanto si potrà dire di aver definitivamente sistemate le frane, dopo di aver regolato il deflusso delle acque. Altre opere che si potrebbero denominare complementari sono pure state fatte, e sarebbero i sentieri, le capanne, ecc. delle quali non si crede necessario parlare per il loro carattere provvisorio. Conclusione I lavori eseguiti e proposti nei quattro bacini del Canonica, dello Scuro, del Fuina e del Naval rispettivamente nei Comuni di Ovaro, Prato Carnico e Rigolato, nel mentre permetteranno il conseguimento degli scopi prelissi, servono anche a dimostrare i risultati che si possono ovunque ottenere con opere opportunamente studiate ed attuate con criteri razionali, evitando tante spese non necessarie come pure 1’ eccesso opposto. Infatti, data la seria organizzazione di questi lavori, si può oggi affermare che su di essi sono fondate grandi speranze, a condizione però che siano ultimati e che non vengano trascurati i risarcimenti alle colture e le necessarie riparazioni alle opere d’arte. 1 lavori, su tutti e quattro i bacini, si svolgono per ora su terreni di proprietà comunale. Anche la stessa popolazione montana li vede con molta simpatia, e segue con interessamento insolito l'attività che l’Amministrazione Forestale spiega a beneficio di quelle zone, per restituirle alla coltura del bosco e del pascolo. Al punto in cui i lavori si trovano presentemente non è ancora possibile offrire un prospetto dal quale risulti la spesa totale sostenuta in relazione alla superficie rimboschita, e quindi il costo dei lavori per ogni ettaro, essendosi bensì eseguite molte opere d’arte, ma non essendo ancora terminati i rimboschimenti. Ci preme però di rilevare che, a termine di sistemazione, i lavori avranno contribuito efficacemente al raggiungimento dei fini propostisi dalla legge il marzo 1912, N. 44b2. Ciò che finora s’è fatto in riguardo alla sistemazione dei corsi d’acqua disordinati nell’alto Tagliamento, è molto indubbiamente: però se pensiamo che dalla Mauria a Villa Santina vi sono altri 50 torrenti bisognosi di lavori, si comprenderà facilmente lo scopo tli questo studio che, se mira a rendere di pubblica conoscenza quanto il Governo ha fatto per salvaguardare le popolazioni e le proprietà della Carnia dalla furia irruente dei torrenti, tende altresì a mettere in evidenza la necessità in genere delle sistemazioni dei bacini montani e l’importanza del bosco. * Mi sia consentito, data lamia qualità di forestale, di aggiungere alcune altre considerazioni, a complemento del mio lavoro. Le montagne, per legge naturale, sono destinate al disfacimento, e solo l’opera continua, provvida e costante dell’uomo può contrastare l’azione costante e degli agenti atmosferici. E come l’uomo potrà fare tutto questo non già mettendosi in lotta con la natura,