— 49 — L’estensione dei suddetti coni è l’indice della potenza dei torrenti, e, comesi presume, non pochi di questi depositi risalgono ad epoche antichissime e dopo aver attraversato un periodo di calma, si sono riattivati in seguito ai disboscamento. I danni ed i pericoli a cui sono continuamente soggette sia le colture che le abitazioni, hanno imposto, per evitare un aggravarsi del male, i lavori di correzione e di rimboschimento sopraindicati. In questi lavori di sistemazione si deve sempre prescindere dal valore intrinseco del terreno sul quale si opera e si deve invece tener presente gli effetti più o meno disastrosi che il corso d'acqua produce non appena uscito dalla valle che lo rinserra. Inoltre quando si parla di sistemazioni si sottintende che dovranno essere eseguiti nel ietto del torrente, e sui monti, tutti quei lavori che possono assicurare una certa stabilirà al torrente medesimo. Prima di parlare dettagliatamente dei singoli bacini in via di sistemazione, esporremo i nostri convincimenti sulle condizioni dei singoli corsi che richiedono l’esecuzione di opere idrauliche e forestali. Innanzi tutto distingueremo nella categoria dei torrenti quelli che hanno bisogno urgente di essere ricostruiti e quelli che tale urgenza non presentano. Nel bacino del Degano, ad esempio, moltissimi sarebbero i torrenti che si trovano in condizioni di disordine e dei quali fu proposta la sistemazione, benché non in tutti siano stati iniziati i lavori. La graduatoria da cui si parte per stabilirne 1' urgenza dovrebbe essere in proporzione inversa alia gravità del disordine che il termine presenta. A che prò concentrare tutti i nostri sforzi, le nostre cure e le nostre energie al risanamento di un malato se questo presenta tutti i sintomi di una malattia inguaribile e trascurare invece un altro che risente solo dei primi sintomi dello stesso terribile male? In altri termini: non è da reputarsi forse miglior cosa il far scomparire in un individuo i primi indizi di una malattia, che, se lasciata in balia della sorte, porterebbe ad una sicura catastrofe, piuttosto che prodigarci interamente ad un individuo giudicato cronico senza rimedio ? Per questo appunto si spiega 1’ anomalia del rapporto tra urgenza e gravità. Non sempre però questo criterio graduatorio viene seguito; poiché a tale riguardo, diversissimi e sovente contrari sono i pareri dei più eminenti forestali. Del resto anche questa, come tutte le norme in materia di sistemazioni idraulico-forestali, deve essere intesa « cum grano salis » e non troppo categoricamente, come si pretende da taluni. Un direttore tecnico di tali lavori deve conoscere la zona con molta esattezza e precisione, non solo per modificare all’occorrenza il progetto anche se in via di attuazione, ma ancora per proporre altri lavori che si rivelassero di maggiore urgenza. Fin dal 1907 esiste un progetto sommario di sistemazione e rimboschimento del V° tronco del bacino superiore del Tagliamento, ossia delia Val Degano, dove i corsi d’acqua che presentano disordini e nei quali sarebbero opportuni i lavori raggiungono il numero di 54. Questo progetto fu approvato dal Consiglio Superiore Forestale nella seduta 8 giugno 1907, e i lavori vennero iniziati nel suddetto anno dal Comitato Forestale di Udine per conto del Consorzio Provincia e Governo, lungo il torrente Pesarina, affluente del Degano. Detti lavori proseguirono lentamente data l’esiguità dei bilanci, e per più anni si impiegò una sola squadra di operai. Va da sé che i lavori hanno dovuto essere limitati ad una parte ristretta di quel programma minimo che non avrebbe dovuto subire riduzioni volendosi rimediare al deterioramento del bacino. La guerra naturalmente portò un periodo di forzata sospensione nei lavori. Nel 1921 e seguenti si potè ottenere un sussidio straordinario per far fronte alla disoccupazione dando così un maggior sviluppo alle opere. La necessità di maggiori mezzi e l’impossibilità da parte della Provincia, che pure aveva dimostrato le migliori disposizioni, di addivenire alla concessione di più elevati contributi, portarono ad una più efficace ingerenza da parte del Ministero dell’Economia Nazionale.