xxxxn VITA DI
Cardinale M. Pietro Bembo, che niente a quefto penfava : la qual cofa prefentità , come aviene , per la corte eccitò alcuni per diftornar e il penfiero del Vapa r affine che in altri cadeffe y <& [otto prete fio dipelo dell’honor della Chiefa differo tutti i mali che feppero di m. Pietro , opponendogli che' le fue lettere erano più da gentile y la vita ancbora r che da Chriftiano, & che haveva figlioli, olir a che era cofi fu per ho , che non folo non fi degnava procurar gli bonari della Cbiefa , ma gli ¡'predava ancbora . Quefte cofe , & fimili dette a Vapa Paolo ritardarono il fuo propofito nella promotione che fece de Cardinali al natale del mTd.IìXXVTÌL talché fopraftette di dechiarare alcun Vinitiano per allhora .. Vervenuta la novella agli orecchi di M. Pietro , che fi flava al fuo ripofo ne' ftudj , tutto fi commoffe , come quello, che dell’ honore più che d’altra cofa era %el°f° ; & anchorache vero foffe , che di effer Cardinale non fi curava j il che a m? prima haveva ancho detto $ pure vedendo fi in cotalguifa urtare , & ejjere come 'indegno, & fuperho calumnìato^ fe ben fapeva ciò effer falfo, & conofciuto dal mondo , et che la buona vita \ua per fe fte(fa fac effe refi are gli accufatori bugiardi $ dubitando che’l tacere non accrefceffe il credito a' maligniche lo calumniavano , fi rifolfe , cofi ancbo perfua-fo, et pregato da molti amorevoli fuoi, fcrivere la epifìola latina, che boggi fi vede a Vapa Paolo, etfimilmente un altra lettera al Cardinal Farnefe, nelle quali fi conofce quanto candore, et prudentia accompagnale la fua bontade : le quali lettere vedute dal Vapa y e conofcìuta la verità chiaramente , fi rifoli e non afcoltar più chi T oppugnaffe , ma ho• norare il facrofanto Collegio di cofi ricca gemma, et con univerfale Jatisfattione , et letitia di tutta la corte et di tutti li buoni lo publicò Cardinale a XXIIÌL del mefe di mar%o, MJXXXXVIIII./^ qual nuova rallegrò principalmente V°netia , per rifpetto della quale s era moffo il Vapa a far tale elettio-ne j et cofi con fua Signoria Reverendijjt a quel tempo in Vinetta, ne fecero , et in to grandi dimoftrationi : di che ogri unc i\everendijjìma fe ne rallegrò : la qual conofcea benìjjimo,
ma , che Ji trovava publico , et in priva-! più che fua Si<?noria