120 L'Albania e l'opera di G. De Rada tonia e il poeta potrebbe esser imputato di suggestione da parte di letture sentimentali. Ma il sentimento è così vero e così spontaneo e le situazioni psicologiche sono così diverse le une dalle altre, che queste fonti di sentimento sono acqua viva e fredda, scaturiente dalle vene u-mane e abbeverante le anime passionali. Questa aristocrazia di pensiero, vestita di vesti dimesse e neglette, nascosa a’ guardi del mondo, appartata da’ volghi, i quali cercano avidi piaceri letterarii ne’ grossolani racconti, nelle follie drammatiche, nelle poesie veristiche ridondanti di voluttuose nudità, tenne dal poeta lontano l’aura popolare. 1/intonazione di queste liriche è or lieta or mesta, e per entro vi spira un’aura di felicità e di dolore, che ha un eco fin ne’ nostri precordi. Senti armonie di musica soave, mista a’ suoni lugubri e tetri ; senti le voci sane e tinnienti delle vergini albanesi e lo squillar delle trombe guerriere. Le idee, i pensieri, le immagini fresche, originali, vive, incisive sono così abbondati ed attraenti che non si sa donde rifarsi per passarle in rassegna. L’amata raggiusta la piuma del cimiero al suo cavaliere, o si porge per tórre il fazzoletto disteso sui rami, mentre l’amato, in quell’atto, le toglie il velo e spinge ruinoso il cavallo, sulle cui orme ella spi’uzza acqua con le mani perchè le sue ancelle non abbiano ad avvedersi (1). La vita, al bacio degli amanti, rinasce con ambedue loro in seno (2), e le donne, passando sotto il verone del duca di Dagno, spiccano verso lui un canto augurale, che x’isuona per la larga campagna (3). La vergine cresce venusta al focolare dei suoi genitori come cresce una pianta peregrina nel giardino imperiale di Bisanzio (4), e la gioia pervade il (1) Shanderbeg, I, n Vedi anche Serafino., I. {2) Shanderbeg, Prologo, VI. Cfr. Specchio I, V, I. (3) Shanderbeg, Prologo, p. 17. (4) Shanderbeg, li, in.