Cap. XIX — Fiàmuri Arbérit 313 l’avviso del De Simone, trova nell’ albanese la sua vera o-rigine e la sua spiegazione. Un inno di lode leva il De Rada a questo insigne pugliese, che ha tanto a cuore i destini dell’Abania e che, secondo si rileva da una notizia del Risorgimento delle Puglie, ha lanciato l’idea dell’istituzione di una cattedra albanese nella scuola di Commercio di Bari, che era in cima de’ voti del nostro autore. Il governo italiano deve agevolare ed aiutare ogni iniziativa pubblica e privata, non solo d’indole commerciale ma anche etnografica, linguistica e letteraria, e non tanto per amore alla scienza e alla civiltà, ma, come dice il Tommaseo, scrivendone all’autore, anche con intendimento di onesta politica previdenza. I giornali vanno incitando l’Italia a una politica larga nell’ Albania, ma non le suggeriscono l’incremento della lingua albanese nelle colonie d’Italia, e l’istituzione di una cattedra albanese nel collegio di S. Adriano. Anzi i giornali rimasero indifferenti persino quando ministri dissennati abbandonarono quel collegio alla mercè degli sfruttatori, che lo consumarono, quasi tozzo di pane, die- si avvicina e va a lambire ed innestarsi con quella dell’Appennino, pure è indipendente affatto da questa, e si collega invece alla catena Slavo-Ellenica, dalla quale sembra distaccata, come la Sicilia fu dal continente italiano ». « Vedremo, soggiunge il De Giorgi, d’altra parte la catena delle Alpi spingere la sua cerchia maestosa verso l’Istria e di li nella Dalmazia e nell’Albania, ed avvicinarsi con uno de’suoi principali contrafforti all’angolo sud orientale d'Italia! » L Adriatico adunque, anche nei rispetti geologici, è lago naturale d’Italia e dell’Albania e sopratutto è l’unico sbocco marittimo del commercio pugliese. Tale esso fu al tempo in cui fiorivano le città magno-greche, in cui Roma avea fatto di Brindisi il ponte di passaggio alla penisola ellenica, in cui le relazioni de’ Normanni, degli Angioini, degli Aragonesi erano così frequenti con l’Albania, in cui il labaro di S. Marco sventolava per quelle acque. Ora l'attività pugliese, sotto gli auspici! del governo d'Italia, pare voglia riprendere con i battelli della navigazione La Puglia, l’antico posto, contendendo al Lloyd e alle altre società di navigazione austro-ungariche i traffichi nella penisola de’ Balcani, e alla sua nobile iniziativa noi, come Italiani ed Albanesi, plaudiamo auguranti.