Cap. XVII — Scritti filologici 255 Ma il suo difetto fu, come precedentemente ho notato, quello di non essere proceduto nella ricerca con un sistema e un ordine prestabilito. Per edificare occorrono materiali atti allo scopo che ci si propone, nè è sufficiente la sola lingua albanese, e di essa nè il solo vocabolario, nè la sola grammatica, e molto meno il solo vocabolario e la sola grammatica delle colonie d’Italia. L’estensione territoriale dell’ idioma albanese è sterminata : dall’ Asia Minore all’Italia e alla Sicilia, dall’Egitto agli Abruzzi, dalla Dalmazia al capo Matapan, da Bukarest all’isola di Spet-zia nell’Egeo. Ha sempre egli tenuto conto de’varii elementi, che si distendono in tanta larga zona linguistica e per così vasta latitudine ? Dall’ altro canto il De Rada non ha compulsato neppure tutti i documenti antichi. Non conosce o pare che non conosca l’Harff, il quale è il primo, che in un viaggio fatto nell’ Oriente (1490-1499), abbia rac- XVII e XVIII (Piccolomini, Magnini, Bonfinio, Tommaso Cornelio, Filelfo), combattuta dal Masci (Discorso, p. 15 e segg.) e poi, come se la scienza fosse stata stazionaria, ripresentata sulla fine del secolo XIX, da S. Mar-chianò, Benloew, Taiani, De Grazia, Straticò ? Anzi il De Grazia, tra gli altri, si affanna a dimostrarla, con certi argomenti così speciosi che nulla hanno che fare con la scienza. Lo Straticò, senza scomodarsi, la dà per cosa bell’e dimostrata e arriva a tal segno di disinvoltura da raccontare, calcando le orme del Taiani, come storia albanese la storia degli Albani del Caspio e dare quale primitivo alfabeto albanese, quello trovato dal Borè nel monastero di Etchemiatzen, creduto opera del linguista armeno Mesrop Masdoty, e perciò chiamato mesropio ! E poiché la fantasia va a cavallo* s’immaginò anche che gli Albanesi fossero di razza scitica, colchica, caldaica, ebraica (vedi, tra gli altri, Pouqueville, De La Martinier, Jeno, Benloew, ecc, ecc.). E tutto questo per l'analogia, che presenta apparentemente la radice del nome Albani, popoli del Caspio nell'antichità, e gli Albanesi. Anzi il Dorsa, ravvicinando Alba (nel Lazio) e Albania nell’antico Illirico, propose addirittura di ritenere gli Albanesi coloni di Albalonga! E perchè non ritenerli anche coloni dell’ Albania della Scozia ? Eppure l’ipotesi dell’origine caucasica non ha il minimo fondamento, perchè non appoggiata da nessuna tradizione storica nè dal confronto fra la lingua albanese e i dialetti parlati dalle popolazioni del Caucaso (Vedi G. Meyer, Della lingua e della letteratura albanese in Nuova Antologia, 15 aprile, 1885, p. 588).