Cap. XIX — Fiàmuri Arbèrit 321 Coloriòti, che vi s’era recato per diffondere un abbecedario albanese, e tra il plauso della stampa ellenica e l’approvazione del Governo greco, lo rinviò a Corfù. In questo, per iniziativa di patrioti albanesi, comparve il Fiàmuri Arbèrit, che fu di effetto sinistro su le trame panelleniche, e la Grecia, non avendo potuto coi suoi intrighi abbassare questa bandiera, escogitò, auspice Tricupis, come si diceva, il fantasma di una confederazione balcanica, e a lui vennero emissari del falso comitato di Corfù, chiedendo che aiutasse l’insurrezione dell’ Albania, acciocché, disfatto il Turco, questa, eguale tra eguali, partecipasse ad essa. Egli rispose che insorgessero gli Stati balcanici : l’Albania avrebbe provveduto a sè. Ma la progettata confederazione orientale era una trappoleria. Essendosi costituito in Bukarest un Comitato albanese, con lo scopo di coltivare e rialzare la lingua patria, Leonida Bulgari, sconcertato, nel giornale la Federazione Orientale, che era l’organo del panellenismo, diede il grido di allarme, protestando che, con la creazione (!) della lingua albanese erano finiti gli alti destini dell’ellenismo. Frustrata nei suoi biechi disegni, la Grecia maturò il consiglio spietato di smembrare assieme con gli Slavi l’Albania ed equilibrarsi con l’ingrandimento della Bulgaria, che avrebbe dovuto aver parte della preda. Ma l’Albania ha brandito le armi e non le deporrà finché la Grecia non si ritragga dal suo proposito e non abbandoni ogni velleità sull’ Epiro e la Macedonia. Questa lettera nobilissima, che è un fiero atto d’accusa contro la Grecia, dovè esercitare un’ azione straordinaria nell’ animo onesto del vecchio e grande storico italiano. Ei la inserì nella nuova edizione della sua storia universale. Una grande battaglia avea vinto il De Rada: l’idea della nazionalità albanese e della sua intangibilità si propagava: la giustizia e la onestà trionfavano: allibivano i potenti della terra. Con l’animo pervaso di patria soddi- Marcbianò. l’Albania e l’opera ai G. De Rada 21