XXXX VITA DI qual città era certamente il principale ornamento del ftudio, al quale molti Signori d Italia & fuori andavano apofta più per conofcere m. Pietro che per altro j (¿f ejfo cortesemente con belli(fimi modi gli intrateneva j perche non folo di lettere & in più maniere di quelle Saviamente ragionava , ma d altre cofe gentili [ape va beni fimo render conto, come di medaglie , (¿f fcolture , & pitture antiche (¿f moderne , delle quali cofe havea un ftudio co/i bene inftrutto , eh’ in Ital'/a forfè pochi pari havea ,* fra Taltre teneva una tavola di rame affai ben grande, lavorata eì argento a figure Egitti e , cofa maravigliofa a vedere . Ha veva dimoiti bei libri antichi, fra quali io ho veduto un Te-rentio , che diceva ejfo credere certo, efer fcritto fino alli tempi di Cicerone y tanta majeftà di lettere et di antichità moftrava . Et alcuni libri di Virgilio miniati invarii luoghi con figure che moftravano coje fatte dagli antichi in altra maniera dalle no-fi re . Olir a quefti havea parecchi fogli di mano ifteffa del Petrarca delle jue rime con diverfìconcieri pur di mano dell autore. {a)i\vo»i Lafcio li libri Provenzali {a.)dam. V\tUocercati? &ftudiati partii il* con diligenza, & molti altri libri & fcritture, perche qui non in-pag.i55-di- tendo riportar l indice delle fue belle cofe, che troppo lunga fareb-codi« dei- be la materia : ma ho ricordate quefte, perche s intenda parte de mSte'PMi ornamenti delfuo ftudio , (¿f de gli intratenimenti delli belli Provengali, ingegni, che lo cortiggiavano, che corri ho detto erano molti, <& a deTcaidi-3 tutti faceva carezze. Quefto tenore di vita tenne m.Pietro mol-rai Bembo, ft ann't f¿rivendo bora Latino, bora T ofeano, fecondo che meglio fil poi CIO“ \ • \ r* \ ri j, j nato a Mó- li tornava ,• ne più fi curo tornare alla corte di I\oma , anebora (J™0 LBeC- C^e di poi fuff'e affunto al 'Ponteficaio il C ar dinaie de Medici det-cauUojzu- to Clemente lettimo, Juo domeftico fignore, & dal quale poteva preferite4 fperar molto, andò folamente Tanno del XXV. a bafciarli il piede Ka • a Romaffi a prendere il fanti [fimo Jubileoy (¿f poi ritornò allo-tio folito fuoynelquale diede compimento alle Profe della lingua Tofcana, già molti anni prima da lui incominciatepoi interrotte per la dimora, che fece in Roma con Papa Leone , (sfattole ¡lampare, le mandò a Papa Clemente . Occorfe in quefto tempo eh' in Francia morì il Clarijfimo m. Andrea Navagero Oratore dell’ Illuft rijfirn a Signoria quella a Coronay che fu del M.D.XXiX, di maggiorai q_uaìe per la fua eccellenza il Dominio