294 L'Albania e l'opera di G. De Rada cheperfetto c’è uno ordinario e un altro anteriore, oltre un piuccheperfetto congiuntivo. Sono tutte perifrasi e nient’altro. La matassa, da per sè aggrovigliata, è resa intricatissima dal De Rada e dall’autore della Grammaire Al-banais, addirittura dedalea coi suoi passati definiti, indefiniti, anteriori, coi futuri assoluti, volitivi, coi passati contingenti, augurali, ecc., ecc. ! Degno discepolo di Dozon, che v’introna con le sue forme perifrastiche incredibili! Pari-menti dà due aggettivi verbali viùar e i viùar (conservato, con significato verbale il primo, con significato aggettivale il secondo), dove il primo si chiamerebbe più rettamente participio passato passivo, e il secondo participio passato passivo determinato, a cui si potrebbe aggiungere un vero aggettivo verbale viùat, che non tutti i verbi hanno. Non posso approvare la classificazione dei verbi in due ordini e in tre coniugazioni ciascuno, perchè mi pare troppo complicata. L’attivo e il medio hanno in gran parte desinenze a sè, il passivo s’inflette con gli ausiliari jam e kam, i quali s’intrecciano come nella lingua italiana e francese. È da notare anche, a proposito degli ausiliari, che essi si corrispondono nei suoni desinenziali di alcuni tempi, ossia fanno rima, dice l’autore; es. : imperi, ind. kfscia e ìscia, avevo ed ero. Degli avverbi tocca appena e trova un suffisso solo per i qualitativi, che è ist, es. arbriàt, all’albanese, gkraris t, donnescamente : gli altri tutti quasi hanno forme speciali. Sorvola affatto sulle congiunzioni, preposizioni e interiezioni. Nella trattazione degli aggettivi si ferma anche sulle derivazioni e composizioni, di cui è poverissima la lingua albanese. Quanto alla composizione i prefissi più comuni sono n ed s, cosi da gkùr, pietra, si ha ngùrtur, indurito; da dred, ruoto, torco, sdred, snodo. Appare anche per, che forse è di origine latina: perlóttem, lacrimoso, perdòrem, per mano. Non mancano altri suffls-