16 Introduzione idea troppo nobile e troppo alta di concorrere, per quanto era in mio potere, al rilevamento delle fortune della mia patria d’origine, dall’ammirazione a una poesia nuova, fresca, scaturiente, come polla sanante, dalle vene e dai seni della natura, non mi posero in grado, in mezzo alle tante cure, di provvedere tutti gli elementi, che doveano costituire il piedistallo del mio edifìcio. Non poche opere del nostro autore, divenute rare ed irreperibili, aprivano delle lacune durante il mio cammino, e tutte poi offrivano tanta durezza di concezione e tanta asprezza di forma che, defatigando la mente, abbattevano la foga e rallentavano lo spirito. Il campo di attività di questo scrittore digrada come un terreno ondulato, a piani e colli, valli e pendici, sorriso dal sole e qua e là infoscato da cupe macchie, ove non penetra luce non che minor vista. Dalla poesia alla politica, dalla linguistica all’estetica, dalla storia alla grammatica, dalla polemica al giornalismo, in mezzo ad aspetti e forme diverse irradia il suo ingegno duttile e multiforme, spesso involuto e tenebroso, e più spesso quasi esagitato da una forza arcana e ascetica, che lo domina e soggioga. Un’altra osservazione preliminare trovo necessario a fare ed è questa: che, sebbene mi leghino all’autore vincoli di sangue e di lunga e ininterrotta amicizia, e sebbene il concetto che io ho dell’opera sua sia di riverente ammirazione, pure la veridicità storica nella disamina delle sue opere non m’impedirà la franca parola. Amicizia e consanguineità, e con esse l’età veneranda di lui e il desiderio immenso che finalmente sia fatta ragione alla sua produzione intellettuale, hanno i suoi diritti, che io proverò di rispettare in quanto siano conciliabili colla verità ; ma l’arte, la letteratura e la scienza hanno anche le loro ragioni. Nè all’autore arrecherebbe durevole vantaggio la lode mentita. Dall’altro canto imparo da