38 L'Albania e l'opera dì G. De Rada a G. Slamile e la Grammatica Albanese dì suo figlio Giuseppe, curata da lui. Nel 1861 fu insignito della croce di S. Maurizio e Lazzaro, che allora era altissima onorificenza. La sua fama era cresciuta e agli antichi illustri amici ed ammiratori altri s’erano aggiunti, tra i più cospicui, la celebre letterata principessa Dora d’Istria (Elena Ghika Koltzoff Massalsky de’ principi Rurichovitchs, fondatori del-l’Impero Russo), discendente dei re di Rumania ed albanese, la baronessa di Knorr, i grandi linguisti T. Stier, che tradusse in tedesco i primi cinque canti dell'Anmaria, G. Meyer, A. Dozon, L. Benloew, L. Podorszki, filologo magiaro, Samogiy, presidente de’ radicali ungheresi, E. Bucholz, filologo tedesco, e tra gl’italiani il Cantù, il Prati, l’Aleardi, il Tommasèo, e più tardi la colta principessa Strongoli-Pi-gnatelli. La riputazione di grande poeta e insigne letterato gli procurò nel 1868 il modesto ufficio di direttore del Gin-nasio-Convitto comunale di Corigliano, che resse fino al 1873. Ivi fondò una tipografia, che per l’inettezza degli operai, i vecchi tipi e le vecchie macchine fu assai cattiva e nocque alla riputazione del De Rada, che vi fece stam^ pare parte delle sue opere poetiche. In questo anno gli morì di tisi il secondogenito, Michelangelo, che avea fatto concepire per i suoi felici talenti le più belle speranze. Il poeta pianse questa seconda sciagura con lacrime amare nella storia III del IV libro dello Skanderbeg. Chiuso l’istituto, tornò a Macchia, avvicendando le cure domestiche alle cure letterarie. Questo periodo, che corre dal 1869 al 1877 fu dei più fecondi. Entro esso pubblicò i quattro primi libri dello Skanderbeg e la terza edizione del Milosào e credo (sono obbligato, per la distanza dei tempi e dei luoghi, ad affidarmi alla memoria della mia ado-, lescenza) che debba collocarsi in questo torno di tempo anche la pubblicazione di un opuscolo relativo al Collegio di S. Adriano, che diede materia a un suo conterraneo, G. Cadicamo, di attacarlo con sconveniente violenza nelle