CAP. XIX. Fiàmuri Arberit. (La bandiera d’Albania) I. La politica albanese ha una storia lunga e complessa, e farebbe opera veramente interessante chi ne narrasse le vicende ed esponesse lo svolgimento (1). Da Anna Ivanow-na e Caterina II, imperatrici delle Russie, ad Abdul Ha-mld, sultano degli Osmanli, e da Maria Teresa ad Ottone I; dal secolo XVIII al secolo XX si distende un periodo di attività così varia, vasta e ricca di movimento, che si cerca indarno negli altri paesi sconosciuti all’Europa o ad essa poco noti. Eppure (è doloroso doverlo constatare) questo movimento politico secolare, che s’è intrecciato e s’intreccia tuttavia con quello degli Stati di tutta l’Eu- (1) Buone fonti per una trattazione storica della politica albanese sono i giornali albanesi (cito i più importanti): L’Ape Albanese (Bietta), ora cessato ; Besa-Bese, Tosha, in Egitto ; Sqhocqueria, in Bukarest ; Dritta, Alba-nezul, in Bukarest; La voce dell'Albania, redatto in greco col titolo 'H cpaivT] ’AXpavtaj, prima in Atene e poi a Bukarest, ora cessato; Arbori Rii, in Palermo, cessato; La Nazione Albanese, in Roma; La Nuova Albania, in Napoli, ora cessato; Zàni Scyplaret, in Borgo Erizzo (Dalmazia); L’Albania, in Bruxelles; L'Autonomie, a Londra, organo quindicinale del Comitato per l'autonomia della Macedonia e dell’Albania. — Le pubblicazioni più importanti sono: L’Albania di P. Chiara; La Questione Albanese di A. Lorecchio; L'Albania e gli Stati balcanici di G. Conforti; L'Équi-libre de l’Adriattque di Loiseau, ove più d’un capitolo tratta la questione albanese ; L’Albania di A. Galanti ; VAlbania di U. Ojetti. — Il Baldacci,