Cap. XXII — G. De Rada e il risorg. dell'Alb. 3(51 d'Italia con i fratelli d’Albania, come monumento dell’opera civile del De Rada, che ci anima a più felici successi. Quivi, nella città grande e bella, nel consorzio di uomini illustri, nel contatto della vita moderna, all’alito della gioventù generosa e còlta, la sua parola fatidica, la sua chiara rinomanza, la persona veneranda e la sacra idealità della patria, avrebbe immesso caldi fremiti negli ascoltanti e rinnovellato gli spiriti. Quella ferita non v’è chi la rimargini : solo quell’uomo politico di largo vedere e alto sentire, che, interpetrando gl' interessi scientifici e politici dell’ Italia moderna, fonderà nell’ateneo della capitale una cattedra d’albanese, sottraendola all’umiltà d’una funzione commerciale, solo quell’uomo renderà al grande patriota il debito onore e compirà i suoi instancabili voti. I due Congressi albanesi e la larga partecipazione degli Albanesi al XII congresso degli Orientalisti, tenutosi nel 1899 a Roma, furono frutti della sua operosità e della sua idea nazionale, sempre giovine, anche negli anni senili. Da essi germogliò il bisogno deH’uniflcazione dell’alfabeto, a cui dipoi lavorarono e presentemente lavorano tante menti elette; quelle della compilazione di un vocabolario, che per verità resta ancora un desiderio (1), della pubblicazione di una rivista (La Nazione Albanese) e dello ristabilimento di rapporti commerciali tra le colonie e la madre patria, tra l’Italia e l’Albania. Gli umili Congressi calabresi furono alla causa nazionale fonti di vantaggi, la cui portata sfugge all’occhio di un osservatore superficiale. Di qui (1) Pietro Camodeca da Castroregio tentò un vocabolario, di cui, pur troppo, non è uscita che una sola dispensa. In questa l’autore non tien conto de’ testi e del materiale linguistico dell’Albania transadriatica e il metodo lascia assai a desiderare. Tuttavia è degno d’incoraggiamento da parte de’connazionali e del governo d’Italia, il quale, ad opera compiuta ci auguriamo voglia concedergli un sussidio per far fronte alle ingenti spese di stampa.