CAPITOLO III 

LA GUE~~A DI CANDIA (1644 = 1669) 
(Figg. 27-28-29) 
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Nella prima metà del secolo XVII si erano avvicendati sul trono di Costantinopoli vari Sultani. Achmed I (1604-1617) che pensava soltanto alle gioie del Serraglio. Per pochi mesi gli era succeduto il fratello Mustafà (J 61 7) e quindi Osman Il gio­vanetto dodicenne, che fu ucciso in seguito ad una insurrezione di giannizzeri (1621). Dopo una breve riapparizione di Mustafà (J 622) era divenuto Sultano Amurad IV che soffocò nel san­gue le rivolte dei giannizzeri e che fece una lunga guerra con­tro la Persia. 
Ad ogni cambiamento di Sultano, Venezia mandava un ambasciatore a felicitarlo e stipulava nuovi trattati che conferma­vano la pace e l'amicizia tra i due Stati, malgrado di tanto in tanto avvenissero delle controversie a causa dei corsari ponen­tini. ragusei o barbareschi o per scorrerie che avvenivano sulla linea di confine in Dalmazia. Il Senato quindi si era confer­mato sempre più nel convincimento che difficilmente si potes­sero produrre avvenimenti che oscurassero la serenità della pace di cui la Repubblica godeva. 
Quando però nel 1639 salì al trono dei Califfi Ibrahim, co­
minciò a farsi strada il timore che la pace non fosse più tanto 
sicura, giacchè egli dimostrò chiaramente il suo pensiero chia­
mando ad assumere il posto di Gran Visir Mehemet Pascià 
fino allora Governatore a Damasco, dove si era fatto conoscere