Introduzione & Quando si pensi a Dante, a Vico, a Camoens, a Wagner, Chatterton e a cento altri, che, tra i contemporanei, passarono come uomini oscuri o affatto ignorati, l’oscurità del poeta albanese disarma della loro incredulità i più scettici e li invita a meditare su queste pagine e cercare i suoi volumi. Ma la potenza dell’ intelletto di quest’uomo eccede i confini della poesia, raggiunge gli alti veri della scienza e tocca l’apostolato dell’umanità. Quivi la sua maggior grandezza. E un’altra considerazione mi tocca di fare. L’uomo di genio da sè solo è impotente a incarnare il suo vasto disegno e giunger la meta, che gli è contesa da forze poderose, e da un complesso di cause determinate dall’ambiente, da cui attinge vigore la vita del momento e sta. La sua opera non sarebbe feconda senza l’aiuto de’suoi proseliti, i quali s’impossessano delle sue idee e, diventandone gli apostoli, le commentano e divulgano. Così solo si sgombra attorno a lui la caligine densa : cosi solo acquistarono fama e gloria i grandi lavoratori del pensiero. Non pretensione adunque la mia, nè falso il mio giudizio dell’opera sua, tanto più in quanto che esso concorda con quello d’ingegni preclari, cui nè flaccido sentimento nè vile interesse potea dettare splendidi elogi. Ma della sua oscurità v’ ha anche ragioni specifiche. Il poeta, chiuso nella sua idea e nel mondo classico antico e moderno, rifiutò di familiarizzarsi al movimento scientifico e letterario contemporaneo, che gli avrebbe a-perto nuovi orizzonti e forse consigliato a smussar le a-sperità delle sue concezioni, piegandole a’ modelli artistici e letterari del presente, de’ quali alcuni vivon più per i loro contorni, e per il lavor perfetto, onde con assidua cura li cesellarono i loro autori, o per l’esattezza e il rigore del metodo anzi che per la potenza delle creazioni e le loro scoperte e divinazioni. Candido e ingenuo come una fanciulla, costui Invece ignorò e volle ignorare l’am-