Cap. XI — Versificazione 183 in. La metrica albanese adunque è accentuativa, e, rigorosamente parlando, non conosce sistemi. Se a questa regola fanno eccezione il Variboba e i poeti più moderni, gli è perchè essi foggiarono i loro versi sui metri italiani. I versi nelle poesie albanesi sono disposti xxxà atfxov, l’uno appresso all’altro, in lunga serie, senza altro legame che il ritmo. Perchè, in generale, non esiste la rima, fuorché ne’ canti albanesi di Grecia, in quelli di NeQim bey, nel Variboba, e nei poeti più moderni ; o se esiste gli è per mero caso o per effetti retorici, i quali, veramente, si cercano assai di rado e solo nelle poesie popolari. La rima nel De Rada appare una volta sola, nel poema di Serafina Tkópia, in una breve canzone alla fine del VI canto, la quale presenta ottonari rimati. Appare poi cinque volte in un antico poemetto sem-italiano e semi-alba-nese, d’autore e di data ignota (l’esemplare che io posseggo è mutilato delle prime e delle ultime pagine) (1), che io credo appartenga ad A. Santori, notissimo specialmente (1) Ebbi in dono il libro, estremamente raro ed ora affatto irreperibile, dal De Rada, il quale lo riteneva (tanto la decrepita età gii ha depresso e affievolito la memoria !) per suo. Ma alle mie osservazioni, che si fondavano sullo stile, che è affatto estraneo al poeta, sulla presenza costante della rima, che nelle opere del De Rada non ricorre che una volta sola, e sulla notizia che il Telaio del Padula era un’imitazione del Telaio del Santori, si arrese a ritenerlo anche lui opera di questo poeta, al cui alto ingegno fu assai impari la fortuna. Pubblicò Antonio Santori il Canzoniere Albanese e la Figlia Maledetta, romanzo singolare nella forma e di terribile verità, e il poemetto Vale garees madhe (la danza della gran gioia), che è un’inno alla libertà de’più notevoli e ricorda il canto del conte Salo-mos, che il Fauriel ha fatto conoscere in Francia. Lasciò inedito un vasto e geniale romanzo, intitolato Sofia Cominiàie. Lo Straticò, che potè avere tra le mani un esemplare integro del libro {Prigioniero Politico)ì venne in aiuto della mia ipotesi (Letteratura Albanese, p. 221). Anche Giuseppe Serembe. poeta patente, che vive in povero stato in S. Cosmo (Calabrie), scrisse spesso le sue poesie albanesi in rima. Però alcune di esse sono state pubblicate solo in una traduzione italiana (Cosenza,