184 L’Albania e l’opera eli G. De Rada per il suo dramma pastorale I decapitati di Pizziglìa. In questo curioso poemetto, che è ricco di leggiadre canzoni, (si veda sopratutto il Telaio, da cui trasse il suo Telaio, divenuto famoso, il poeta calabrese V. Padula da Acri, e lo scherzo graziosissimo delle voci degli animali), s’alternano sciolti italiani con anacreontiche albanesi, composte di strofe di sei ottonari o settenari o di terze rime, formate di ottonari. Alcune volte però appare l’assonanza, ma più per caso che per sistema. Ma quella che a ine pare una caratteristica della metrica albanese, non estranea ai poemi del De Rada, si ò una combinazione di due versi, che costituisce una cadenza particolare, che io chiamerei dissonanza vocalica e che consiste in ciò che questi versi terminano con due vocali lunghe, tra loro di suono affatto diverso, in guisa che la comunanza ritmica di due versi combinati consiste in ciò che il tono della voce posa in fine de’due versi con uguale lentezza e ugual mora, ciò che accade anche in certi rispetti italiani. Questi versi sono ordinati a due a due e potrebbero essere chiamati distici solo per ciò, che procedono a coppie. Non mancano però i tristici. 1883). Questo poeta, più fecondo di Calderon della Barca, avea composto cinque o sei sterminati poemi, che gli giacevano da anni polverosi e tacili nelle casse. Disperando di poterli, per mancanza di mezzi, stampare, in un momento di sconforto e follia, li buttò nel fuoco. Un’altra prova della sua eccentricità, quasi senza esempio, la forni oltre vent’anni fa, quando, ancor giovane, sbarcato dal Brasile in Ispagna, fece a piedi il viaggio da Cadice alla Calabria. È di una singolare bellezza la traduzione che egli fece in albanese della Rondinella del Grossi, di cui restano ancora nella mia memoria, dopo tant’anni, i seguenti due versi, scintillanti di agilità ed armonia: Ce t'me thùas me at fiale ndrìsce, Skarathàre dalanìsce? (Che vuoi dirmi in tua favella, Pellegrina rondinella?) Divenuto monomane, lancia di tanto in tanto, librandolo sulle ali della sua musa, un grido di dolore e fugge in America, donde ritorna per ripartire di bel nuovo.