CAP. IX. Caratteri de’ poemi. i. I caratteri di questa poesia, considerata nella sua essenza e nella sua forma, spiccano forti e decisi. Nelle letterature antiche e moderne non si trova una poesia, il cui aspetto sia configurato a quello della poesia del De Rada. Innanzi tutto manca un genere letterario a cui riportarle. Il Milosào, che si presenta come lirica, è una serie di quadri, che partecipano della lirica e della narrativa, con intermezzi di forma drammatica. Solo le cosiddette canzoni possono classificarsi nel genere lirico propriamente detto, sebbene qualche volta si discostino da esso per il dialogismo e per la prevalenza del carattere descrittivo sul lirico e sopratutto per la sovrabbondanza dell’analisi psicologica sull’ispirazione rapida e libera. Questo carattere riesce predominante nelle Quattro Storie, dove la descrizione de’ moti dell’anima sopraffà ogni impeto ed ogni varietà, per modo che esse finiscono per divenire delle pitture, ove una mano abile e diligente accarezzò con assiduo lavoro e con intelligente finezza i suoi disegni, e, come succede, riuscì « Nell’ inverno qui la neve si posa come il mare e l’occhio non vede le sponde della vita. « E pel cielo d’estate si distendon fulgide nubi, come su le spighe viene il grano di frumento ». (Specchio, p. 178).